Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia del tragico deragliamento del treno della linea provinciale Merano-Malles, avvenuto questa mattina in Val Venosta, in cui hanno perso la vita numerose persone e molte altre sono rimaste ferite, ha inviato un messaggio al presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder. Il capo dello Stato ha espresso solidarietà e affettuosa vicinanza a Durnwalder, ai familiari delle vittime la sua commossa partecipazione ed ai feriti gli auguri di una pronta guarigione.
Luis Durnwalder. «Vogliamo portare il cordoglio del governo altoatesino a tutti i parenti delle vittime, e faremo tutto il possibile per aiutare e dare conforto a chi ha perso i propri cari in questa tragedia. Il nostro grazie va comunque ai soccorritori, il cui intervento è stato pronto e immediato». Così il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder.
Karl Golser. «Profondamente colpito dalla notizia del disastro ferroviario a Castelbello», il vescovo di Bolzano-Bressanone Karl Golser esprime tutta la sua partecipazione ai familiari delle vittime. «La speranza cristiana dona forza proprio nei momenti di dolore», così il vescovo che ricorda le vittime nelle sue preghiere e sottolinea: «Che la fede pasquale nella risurrezione possa donare a tutti conforto e sostegno», ha detto.
Renato Schifani. «Ho appreso con profondo sgomento la notizia del grave incidente ferroviario avvenuto questa mattina in Val Venosta sulla linea Merano-Malles. In questo momento di profondo dolore, le sono particolarmente vicino e la prego di far giungere, a nome mio personale e dell'assemblea di Palazzo Madama, i sentimenti del più commosso e sentito cordoglio ai familiari delle vittime, con un pensiero di affettuosa solidarietà ai numerosi feriti». Così il presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato a Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano.
Vannino Chiti. «Esprimo il mio cordoglio per le vittime della tragedia ferroviaria avvenuta questa mattina in Val Venosta. In questo momento di dolore voglio rivolgere la mia affettuosa vicinanza ai parenti delle persone scomparse e a quanti sono rimasti feriti nel tragico incidente, a loro va il mio augurio di pronta guarigione». Lo dichiara in una nota il vice presidente del Senato Vannino Chiti.
Gianfranco Fini. «Ho appreso con profondo sgomento la notizia del grave incidente ferroviario avvenuto in Val Venosta nella scarpata antistante il fiume Adige sulla linea di trasporti pubblici provinciali. Le invio, a nome mio personale e della Camera dei deputati, la più intensa vicinanza per quanto avvenuto, unitamente ai sentimenti del più profondo cordoglio che la prego di voler porgere ai familiari delle vittime». Lo scrive il presidente della Camera Gianfranco Fini, in un messaggio inviato al prefetto Fulvio Testi, presso il Commissariato del governo per la provincia di Bolzano. «La prego inoltre - aggiunge la terza carica dello Stato - di voler far giungere il mio più caloroso augurio di una pronta guarigione a quanti sono rimasti feriti nel tragico incidente».
Altero Matteoli. «Una casualità incredibile sembra essere stata all'origine della disgrazia in Val Venosta». Lo ha detto il ministro Altero Matteoli, che è giunto sul posto del disastro. «Non sono un tecnico - ha aggiunto - ma appare evidente che la forza che ha agito sui vagoni in transito è stata enorme. Si tratta di una frana di una decina di metri che ha colpito il treno proprio mentre il convoglio stava passando».
Vasco Errani. «Cordoglio e sentimento di vicinanza e solidarietà» sono stati espressi dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani in un telegramma inviato al presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, in relazione al tragico deragliamento di un treno avvenuto oggi in Val Venosta. «Ti prego di estendere il cordoglio e l'affettuoso abbraccio a tutti i familiari delle vittime - scrive ancora Errani - unitamente agli auguri di una pronta guarigione ai feriti coinvolti».