Agrigento. Il crollo di Ravanusa, venerdì i funerali. Oggi sarebbe nato Samuele
Vigili del fuoco al lavoro a Ravanusa
I funerali delle vittime del crollo della palazzina a Ravanusa saranno celebrati con ogni probabilità venerdì pomeriggio, anche se ancora non c'è certezza. Fino a quel giorno il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Anche il premier Draghi ha ricordato le vittime, intervenendo nell'aula della Camera e nominandole una a una. "Queste cose non devono accadere", ha detto. Il particolare straziante è che proprio oggi era la data prevista per la nascita del piccolo Samuele, la decina vittima del crollo. La mamma, Selene Pagliarello, 30 anni, infermiera, aveva il parto programmato proprio per oggi.
Intanto il cerchio del dolore di Ravanusa si è chiuso. Ieri pomeriggio, i vigili del fuoco hanno ritrovato gli ultimi due dispersi, ora ufficialmente vittime, dell’esplosione provocata da una fuga di gas che ha devastato edifici e strade. Sono Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio. E sull’immane sciagura si è posata la carezza paterna di papa Francesco che ha inviato un telegramma di conforto per esprimere vicinanza allo strazio di una comunità. «A seguito del drammatico crollo di alcuni edifici nella città di Ravanusa, causato da una devastante esplosione, il Santo Padre desidera far pervenire ai congiunti dei defunti l’espressione del suo cordoglio e sentimenti di intensa partecipazione al dolore dell’intera popolazione», è quanto si legge nel telegramma inviato a nome del Pontefice dal Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, all’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano.
«Papa Francesco – continua il messaggio – che porta nel cuore la sofferenza di tante persone, causata anche dagli ingenti danni che gravano su molti, le chiede di farsi interprete della sua accorata vicinanza, assicurando in particolare la sua preghiera di suffragio per le vittime. Egli, inoltre, manifesta apprezzamento per quanti si sono prodigati nelle operazioni di soccorso, come pure per la colletta straordinaria promossa da codesta arcidiocesi in favore della comunità Ravanusana. Sua Santità invoca da Dio, per intercessione della vergine Maria, consolatrice degli afflitti, il conforto per quanti soffrono le conseguenze del grave disastro e invia la benedizione apostolica».
Le ultime due vittime, Calogero e Giuseppe, sono state rintracciate nel garage del loro palazzo, qualche minuto l’una dall’altra. Secondo quanto ha riferito il sindaco, Carmelo D’Angelo, Giuseppe si era recato dal padre «per un rapido cambio di auto, pochi minuti. Lavora a Riesi e doveva lasciare il Doblo per prendere la Volkswagen in garage. Non si sa se fosse salito a casa dal padre per un saluto e prendere le chiavi o se Calogero fosse sceso giù, doveva essere una visita veloce». Calogero e Giuseppe Carmina si aggiungono a Selene Pagliarello, suo marito, Giuseppe Carmina (sono due le vittime con lo stesso nome, ndr) e Samuele il bambino che lei portava in grembo e che avrebbe dovuto partorire oggi; il papà e la mamma di Giuseppe, Angelo Carmina e sua moglie, Enza Zagarrio; Pietro Carmina e sua moglie, Carmela Scibetta; Gioachina Calogera Minacori, chiamata Liliana. In tutto dieci persone con le vite devastate da un sabato natalizio che avrebbe voluto soltanto respirare un po’ di serenità.
La Procura di Agrigento ha aperto un’indagine per disastro e omicidio colposo a carico di ignoti. È stata sequestrata un’area di 10mila metri quadrati, ma non è escluso che venga ampliata la zona dopo un ulteriore sopralluogo, per favorire le indagini a caccia di risposte che dovranno essere date alle domande poste dal dolore. Bisognerà ricostruire la dinamica e le motivazioni che hanno trasformato un giorno tranquillo in una strage.