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IL DEPUTATO UDC. Rao: siamo pronti a discuterne però basta leggi ad personam

Paolo Viana venerdì 11 marzo 2011
Il nuovo polo sosterrà una riforma della giustizia che avrebbe impedito Mani Pulite?Con la conferenza stampa di presentazione, Berlusconi ha fatto il peggiore spot che si potesse fare a questa legge - è la risposta di Roberto Rao, deputato dell’Udc -. Ha lanciato due messaggi non condivisibili. Il primo, che Mani Pulite sia stata colpa dei giudici, mentre, a parte qualche eccesso, fu una conseguenza della degenerazione della politica. Secondo messaggio non condivisibile: che questa proposta nasca dall’esigenza di tutelare la casta politica.Però per Casini la Costituzione "non è un tabù", segno che siete pronti a partecipare al "cantiere", come auspica Schifani?Al netto dei commenti del Cavaliere, è difficile dire pregiudizialmente di no a questo tavolo. Siamo pronti a sedervici a due condizioni: che il tavolo sia preventivamente sparecchiato da norme ad personam - dalla prescrizione breve per gli incensurati al processo breve, alla legge sulle intercettazioni - che se ne stanno lì, posate come una pistola carica nell’iter parlamentare, e che ci sia chiarezza, maggiore chiarezza, sulle leggi ordinarie che accompagneranno il testo costituzionale.Il premier ha assicurato che non ci saranno più leggi ad personam. È un dato cui ci aggrappiamo. Speriamo che duri fino alla fine della legislatura. Altrimenti?Altrimenti abbandoneremo il tavolo. Per prima cosa ci attendiamo che sia ritirato il ddl sul processo breve che era su un binario morto e doveva starci, come ha auspicato anche Napolitano. Poiché il 60% dei provvedimenti in discussione riguardano la giustizia, liberarsi delle norme ad personam per due anni, tanto quanto durerà l’iter costituzionale, è una svolta vera. Significa poter affrontare problemi quali quelli di una macchina giudiziaria che vive ancora di faldoni cartacei, di sistemi informatici oblsoleti, dell’arretrato nel processo civile, di lungaggini che ci fanno precipitare agli ultimi posti delle classifiche internazionali sul rispetto del diritto e dei diritti. Francamente, credo che i problemi dei giudici onorari siano più urgenti della separazione delle carriere...Insomma, siete pronti a discuterne ma questa riforma già adesso non vi convince?Ha due punti deboli: la responsabilità civile dei magistrati rischia di essere un fucile puntato contro ogni magistrato. Chiaro che non devono esserci sentenze a cuor leggero e che chi sbaglia deve pagare, ma attenti a come si scrive la norma, altrimenti... Secondo punto, l’obbligatorietà dell’azione penale: delegare a una legge del Parlamento la definizione di questa materia significa limitare l’autonomia del potere giudiziario. Significa impedire altre Mani Pulite?A suo tempo, se ci fosse stata questa norma, il Parlamento avrebbe potuto votare - a maggioranza - l’abolizione o la non priorità dei reati di concussione e corruzione e i pm si sarebbero dovuti occupare d’altro. Cosa pensate della separazione delle carriere?Ammesso che il doppio Csm sarà guidato dal presidente della Repubblica, non è detto che una carriera separata non favorisca le caste, come si asserisce. Tendere alla parità tra accusa e difesa è sacrosanto come tendere al processo breve ma non è detto che l’articolato conduca veramente a quest’approdo. Il rischio che i ministri della Giustizia e dell’Interno o il Parlamento, accrescendo i loro poteri, vadano a a comprimere l’autonomia della magistratura è reale e lo spot di Berlusconi impressiona anche chi ritiene che esista un problema di riequilibrio tra i poteri dello Stato.