Sarà effettuata domani l'autopsia
sul cadavere di Elia Barbetti, il 17enne morto verso le 3 del
mattino di ieri dopo essere precipitato dal sesto piano di un
albergo a Milano, in cui era ospite per una gita a Expo. Gli
esami autoptici, disposti nell'ambito delle indagini coordinate
dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone,
potranno essere utili a chiarire le cause del decesso. L'ipotesi
prevalente allo stato resta, comunque, la caduta accidentale a
seguito di uno svenimento o di un malore.
La Procura di Milano ha aperto un
fascicolo di indagine con le ipotesi di reato di morte come
conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti, allo stato
a carico ignoti. In sostanza, gli inquirenti stanno indagando su
chi può aver venduto le dosi di stupefacenti (marijuana) trovate
in camera. Droga che potrebbe aver provocato il malore del
ragazzo e la caduta. Gli investigatori stanno indagando per capire in
che modo il ragazzo e i suoi compagni di classe si siano
procurati la marijuana che gli agenti hanno trovato nella camera
e che i ragazzi hanno ammesso di avere fumato nell'albergo.
Secondo i primi accertamenti, il giovane si sarebbe sporto
per prendere una boccata d'aria dalla finestra della camera al
sesto piano, che ha un parapetto basso (poco più di un metro) in
relazione alla sua altezza di 1 metro e 80 centimetri, e sarebbe
precipitato forse per un malore o per uno svenimento.
Il cadavere è stato trovato a cinque metri dal muro
dell'albergo sul quale il corpo ha sbattuto prima di precipitare
ad una distanza valutata compatibile per ampiezza con l'altezza
della caduta.