La Procura di Napoli nord acquisirà tutti gli atti della causa civile intentata dalla 31enne dopo la diffusione nel web, a sua insaputa, di suoi video intimi. Il procuratore Francesco Greco e il sostituto Rossana Esposito hanno aperto un fascicolo per l'ipotesi di reato di istigazioneal suicidio.Gli inquirenti valutano anche la possibilità che nel corso del prosieguo dell'inchiesta si possano configurare altri reati che vanno dalla
violazione della privacy allo stalking. Non si sa al momento se la ragazza avesse presentato una denuncia contro l'autore o gli autori della diffusione in rete del video.La ragazza, Tiziana Carbone, si è tolta la vita stringendosi la gola con un foulard nella cantina della casa di Mugnano di Napoli, dove viveva con la madre. E proprio la madre sarà sentita dai magistrati. La giovane era finita nel tritacarne del web dopo che un ragazzo aveva filmato un rapporto intimo. Lei si fidava, parlava con lui ma non poteva pensare che quella persona avrebbe fatto girare quel video. Milioni e milioni di visualizzazioni che hanno reso la sua vita un inferno. Cinque giorni fa il giudice del Tribunale di Napoli Nord aveva imposto ai social che continuavano a trasmettere il video di eliminarlo dalla rete per il cosiddetto diritto all'oblio. Ma ci sarebbe stato un ulteriore contatto, forse proprio due giorni fa, sempre via internet, con qualche uomo che avrebbe infierito. Sono in corso indagine serrate.