Quirinale. Terzo giorno, nuova fumata nera. Mattarella oltre quota 120 voti
Sergio Mattarella entra nella sua nuova casa di Roma
La diretta ora per ora del terzo giorno di votazioni, l'ultimo con il quorum di due terzi dei voti, per l'elezione del capo dello Stato e gli aggiornamenti sulle trattative tra i leader dei partiti.
Ore 17:20 - Il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, rompe il silenzio e, con una comunicazione inviata ad Enrico Mentana nel corso della maratona tv di La7 per le elezioni, conferma la telefonata con Conte di cui si era parlato nella mattinata. Il garante dei pentastellati smentisce però l'indicazione per Draghi al Colle e, al contrario, ribadisce la volontà di tenerlo a Palazzo Chigi. Contestualmente dichiara il suo appoggio al presidente dei 5stelle nella ricerca di una candidatura autorevole e super partes.
Ore 16:45 - La capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi - dando seguito alla richiesta avanzata dal leader del suo partito Matteo Renzi - ha inviato ieri una lettera al presidente Roberto Fico chiedendo di poter effettuare due votazioni al giorno per l'elezione del presidente della Repubblica. Al momento, però, non è ancora partita la convocazione di una capigruppo congiunta per decidere sul merito.
Ore 15:30 - Il “conclave” tra i leader di tutti i partiti chiesto ieri sera da Letta non è ancora stato fissato. Ma Matteo Renzi, pur mostrandosi scettico sul fatto che alla fine si farà, ha dato la sua disponibilità a partecipare.
Ore 15:00 - Altra fumata nera. Fratelli d'Italia conferma il voto a Crosetto, che ottiene preferenze anche al di fuori dell partito di Giorgia Meloni (più di cento voti). Mattarella supera quota 120 preferenze. L'attuale presidente della Repubblica scelto anche da una parte dei 5stelle. Tra questi, il senatore Primo Di Nicola, che conferma e rivendica: «Potrebbero aumentare sempre di più i voti per il Presidente Mattarella. Attenzione alle trattative improbabili, e basta a candidati divisivi». Enrico Letta critica la scelta degli avversari di candidare Casellati: «Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto».
Ore 13:15 - Stando a quanto affermano diverse fonti parlamentari, nel corso delle trattative tra Pd e Lega i dem avrebbero lanciato un avvertimento a Salvini cercando di dissuaderlo dal puntare su un nome di centrodestra nella quarta votazione di domani. Se il numero uno della Lega dovesse insistere - è il ragionamento dei democratici - la maggioranza che sostiene l'esecutivo salterebbe.
Ore 13:00 - Mentre il vertice tra tutti i leader dei maggiori partiti invocato ieri sera da Enrico Letta non è stato ancora fissato, il Pd fa sapere che stasera alle 21 riunirà tutti i grandi elettori del partito in cerca di una strategia definitiva. Nel frattempo il M5s ribadisce il proprio “no”, alla candidatura di Maria Elisabetta Casellati, così come il leader di Iv, Matteo Renzi.
Ore 12:00 - Voci non confermate da Montecitorio parlano inoltre di una possibile convergenza tra i voti espressi ieri per Paolo Maddalena (40) e una parte di quelli andati a Sergio Mattarella. Se così fosse, la somma delle preferenze, pur non essendo affatto decisiva, potrebbe costituire un segnale politico forte.
Ore 11:45 - Da Fratelli d'Italia arriva una smentita rispetto all'indicazione di votare scheda bianca. FdI «non voterà scheda bianca a seguito delle valutazioni dentro il partito - fanno sapere fonti interne al gruppo -. Fermo restando l'assoluta compattezza del centrodestra che non è minimamente in discussione, l'immagine che il Parlamento sta dando agli italiani è incomprensibile, dobbiamo dare all'assemblea un segnale: non si può continuare a rimanere per giorni in una situazione di stallo».Le stesse fonti rendono noto che il il partito di Giorgia Meloni voterà per Guido Crosetto.
Ore 11:30 - Spunta una telefonata tra il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il fondatore (poi garante) dei pentastellati, Beppe Grillo. Secondo quanto si apprende da fonti grilline, tra i due ci sarebbe piena sintonia, mirata a garantire stabilità all'attuale esecutivo per continuare a rispondere alle urgenze del Paese. Intanto altri rumors ipotizzano un tentativo sul nome di Pier Ferdinando Casini, un test per verificare le potenzialità del candidato.
Ore 11:00 - Inizia la chiama. In corso il terzo voto per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Nonostante l'accelerazione di ieri, con la rosa dei nomi proposta dal centrodestra, anche il terzo giorno di voto sembra andare verso un nulla di fatto. Da questa mattina è in corso un vertice della Lega che segue l'incontro tra i leader della coalizione.
«I vari segretari di partito si dovranno incontrare oggi. Ieri Letta e Conte hanno aperto la trattativa con il centrodestra ma - dice il capogruppo della Lega a Montecitorio -, visto che oggi si vota dalle 11, non credo che arriveranno indicazioni di voto prima di quell'ora. Quindi credo che oggi sarà ancora fumata nera». Per quanto riguarda i nomi l'esponente del Carroccio conferma la volontà di lasciare il premier Mario Draghi dov'è e definisce «ancora candidabili» sia Elisabetta Casellati sia Antonio Tajani.