QUI CAMPANIA. La fase operativa entra nel vivo
Un sito internet con i dati sul contrasto e la prevenzione, ma anche indicazioni alle varie amministrazioni su come operare. Una scheda distribuita a tutti i comuni per le attività di prevenzione e dissuasione. Un manuale, sempre destinato ai comuni, per la gestione dei cumuli di rifiuti abbandonati. Un corso sullo stesso tema destinato alle Polizie municipali. Un’iniziativa specifica con le organizzazioni agricole per contrastare l’abbandono e l’incendio dei rifiuti (teli e manicotti in plastica, contenitori di polistirolo), avanzi dei lavori nei campi. Sono le decisioni, immediatamente operative o entro il mese, emerse dalla riunione di ieri della Cabina di regia presso la prefettura di Napoli. Ma, come ci spiega lo stesso Cafagna, alcuni risultati positivi cominciano già a vedersi. «Ad esempio – riferisce il commissario – gli interventi che sono stati realizzati dalla polizia municipale di San Giuseppe Vesuviano, su iniziativa del comandante. Si tratta di controlli stringenti sui laboratori tessili gestiti da cittadini cinesi che hanno permesso di scoprire anche un’attività illegale di smaltimento dei rifiuti di quelle la- vorazioni». E si tratta proprio di quelli che, come raccontato più volte da Avvenire, rappresentano una delle maggiori componenti dei roghi. Ma Cafagna ci tiene anche a sottolineare le «attività di rimozione e pulizia dei rifiuti abbandonati che finalmente molte amministrazioni hanno realizzato, soprattutto lungo le strade».
Restano però, sottolinea il viceprefetto, «alcune problematiche aperte, in primo luogo quella della gestione dei rifiuti bruciati, il loro trattamento e smaltimento. La questione è dove? Si tratta di rifiuti speciali e per questi in Campania non ci sono impianti. Ho quindi sollecitato la Regione a fornire della soluzioni adeguate ». Ma torniamo alle iniziative realizzate. La prima è il sito internet 'Prometeo' dal nome del personaggio della mitologia greca che donò il fuoco agli uomini. Fuoco benigno in quel caso, dunque un nome non scelto a caso, propizio. Sul sito confluiranno in primo luogo i dati che misurano il fenomeno dei roghi attraverso gli interventi dei vigili del fuoco di Napoli e Caserta. Poi gli interventi di contrasto e prevenzione delle Forze dell’ordine e delle polizie provinciali e municipali (i primi dati saranno scaricati la prossima settimana).
Quindi le misure di dissuasione e prevenzione attuate dai comuni. In questo senso sarà distribuita alle amministrazioni locali una scheda da compilare con l’indicazione di tali interventi, dalla videosorveglianza alla recinzione dei luoghi più colpiti dagli incendiari. Ma anche con le iniziative di controllo delle attività economiche, in particolare nel settore dell’edilizia sui rifiuti smaltiti al termine delle costruzioni. E non saranno tralasciate neanche le attività commerciali. Sempre ai comuni sarà consegnato un manuale snello con le linee guida per la gestione dei cumuli di rifiuti abbandonati, «spiegando – annuncia il commissario – in maniera semplice ma dettagliata, con tutti i riferimenti normativi, i compiti che devono svolgere». E questo secondo la linea della responsabilizzazione. Come per il problema dei rifiuti agricoli che colpiscono soprattutto la fascia costiera domiziana, tra Castel Volturno, Villa Literno e Mondragone. «Avremo prossimamente un incontro, sollecitato dalla Regione, con le organizzazioni degli agricoltori», dice ancora Cafagna. Ai primi di marzo partirà, invece, il corso organizzato sempre dalla Regione e destinato alle polizie municipali, sul trema dei rifiuti e del loro abbandono. Con approfondimenti periodici sul sito.