"Rosa Capuozzo è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione dal Movimento 5 Stelle per grave violazione dei suoi principi. Perchè siamo il Movimento 5 Stelle e non un Pd qualsiasi". Così sul blog di Beppe Grillo, si annuncia l'avvio della procedura di espulsione del sindaco di Quarto: "È dovere di un sindaco del Movimento 5 stelle - si legge ancora nel post - denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve".
Quella di ieri per il primo cittadino del comune campano è stata una giornata sull'ottovolante: in mattinata, pur non essendo indagata, la perquisizione dei Carabinieri in ufficio e nella sua abitazione privata, dove i militari hanno cercato documenti che chiariscano quella che i pm definiscono un comportamento "poco lineare" da parte del sindaco. In serata Capuozzo ha fatto sapere di aver rinviato ad oggi una decisione definitiva sul suo destino sarà presa solo domani. In realtà le ipotesi erano tutte in campo, compresa quella di "continuare anche senza simbolo" del Movimento. In difesa della Capuozzo è sceso anche Luigi De Magistris, secondo il quale la collega non dovrebbe lasciare se ritiene di essere nel giusto. Ma i vertici pentastellati non sembravano intenzionati a tornare sui loro passi e stamattina è arrivata appunto l'espulsione dal Movimento.
Dura la presa di posizione del Pd, chiamato in causa dal blog di Grillo. "Io sono per il garantismo più totale e per la vicenda Quarto bisogna avere grande rispetto, evitare strumentalizzazioni: è ingiusto gettare la croce addosso al sindaco e se mi chiede se avrebbe dovuto dimettersi dico di no. Avrebbe dovuto denunciare chi la stava minacciando ma in quel posto l'hanno messa i cittadini". Lo dice il premier MatteoRenzi a Repubblica tv, sottolineando che però "l'idea che il M5sabbia avuto il monopolio della morale per noi non è mai esistitae ora è venuta meno anche per loro". "A quanto emerge dall'inchiesta di Quarto il sindaco Capuozzo, seppure oggetto di una grave minaccia, non l'ha denunciata. Certo, è una vittima. Ma connivente" dichiara la vicepresidente dei senatori Pd Pina Maturani. "I vertici del Movimento 5 stelle nazionali erano a conoscenza della situazione da mesi - sottolinea Maturani - e anche loro sono rimasti in silenzio. Ed ora siamo alla solita pantomima, alla resa dei conti a suon di epurazione".