Applausi, incoraggiamenti, e tanti «siamo con voi», «non mollate» hanno accolto il corteo dei lavoratori dell'Alcoa durante i 15 chilometri di marcia compiuti, lungo la via Aurelia, da Civitavecchia all'uscita di Santa Marinella, località balneare a nord di Roma, dove i 56 lavoratori impegnati nella “lunga marcia” sono saliti sul pullman alla volta della Capitale dove sono arrivati verso le 15. I lavoratori dello stabilimento di Portovesme sono pronti a presidiare la sede del ministero dello Sviluppo Economico, in via Veneto. A Santa Marinella, durante il passaggio del corteo molti bagnanti hanno stretto le mani ai lavoratori e hanno offerto loro delle bevande. «La gente - hanno commentato i sindacalisti - è con noi. Probabilmente alcuni di loro hanno vissuto il nostro stesso dramma. Solo le istituzioni non capiscono o fingono di non capire. Qui è in ballo il futuro di circa mille famiglie e l'economia del Sulcis». «Carbonia Iglesias è la provincia più povera d'Italia. Se perdessimo anche i mille posti di lavoro dell'Alcoa l'intero territorio subirebbe una gravissima involuzione dal punto di vista socio-economico», hanno spiegato i rappresentanti delle Rsu che accompagnano il corteo dei lavoratori diretti a Roma, durante la sosta per il pranzo. I rappresentanti sindacali contestano Governo, regione Sardegna e istituzioni locali che «hanno avuto un lunghissimo periodo di tempo per trovare una soluzione - hanno aggiunto - invece, siamo arrivati a 4 giorni dalla chiusura della fabbrica».