Attualità

Milleproroghe. I no vax non pagheranno le multe sino al 31 dicembre 2024

mercoledì 14 febbraio 2024

La maratona notturna politica ha partorito due novità: il nuovo rinvio di 6 mesi per il pagamento delle multe comminate ai no vax e il primo via libera al Ddl Nordio.
No Vax: è stata prorogata di sei mesi, con la scadenza spostata al 31 dicembre, la sospensione delle multe per chi aveva violato l'obbligo di vaccinazione per il Covid. Il nuovo slittamento è previsto da un emendamento al decreto Milleproroghe, presentato dal leghista Alberto Bagnai e approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
Ddl Nordio: è arrivato il via libera del Senato al Decreto legge. La riforma della giustizia ora dovrà affrontare il passaggio a Montecitorio e se non ci saranno intoppi sarà approvato definitivamente.

Altro tema scottante quello della riduzione dell'Irpef per gli agricoltori. Con una mossa a sorpresa, il Pd prova a rilanciare sull’Irpef agraria chiedendo di estendere l’esenzione a tutti, senza alcun limite di reddito. Un tentativo di disturbare la maggioranza, che ieri ha depositato l'emendamento al Milleproroghe con la sforbiciata annunciata lunedì dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. La misura durerà due anni, con un costo di 220 milioni di euro per il 2025 e di 130 per il 2026 (risorse recuperabili dal fondo per l'attuazione della delega fiscale). Confermata l’esenzione totale per i redditi fino a 10mila euro e il taglio del 50% per quelli tra i 10mila e i 15mila euro. In ogni caso lo sforzo dei dem non sembra aver preoccupato più di tanto il centrodestra, impegnato nello scontro tra Fdi e Lega per la paternità del provvedimento. Una sfida che ha visto in campo la stessa Giorgia Meloni, determinata nel definire il testo come il frutto di un suo «preciso indirizzo», mentre Matteo Salvini ha esultato per la «vittoria della Lega».

Approvato nella seduta fiume anche l'emendamento sulla rottamazione quater: i contribuenti che non hanno versato la prima e la seconda rata delle cartelle esattoriali, che scadevano il 31 ottobre e il 30 novembre 2023, possono versare gli importi entro il 15 marzo 2024, senza perdere i benefici della definizione agevolata. Anche il termine per il versamento della terza rata viene fatto slittare al 15 marzo 2024 (dal 28 febbraio).
Ok all'unanimità alla proroga al primo gennaio 2025 delle agevolazioni e delle semplificazioni fiscali per il terzo settore, che altrimenti si sarebbero esaurite il primo luglio. Ok anche alla proposta di ridurre di 45 milioni di euro il concorso degli enti territoriali agli obiettivi di finanza pubblica per il 2024 e alla possibilità, per le assemblee di enti e società, di continuare a tenersi in modalità telematica fino al 30 aprile 2024. Approvato, infine, l'emendamento del Pd che stanzia dieci milioni di euro per il bonus psicologo.