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Accoglienza. Profughi ucraini ospitati anche grazie ai beni confiscati alla criminalità

Redazione Internet venerdì 25 marzo 2022

Luciana Lamorgese, ministra dell'Interno

Per accogliere chi fugge dalla guerra in Ucraina saranno utilizzati anche case e ville strappate alle mafie. È stato sottoscritto questa mattina il protocollo d'intesa per l'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata ai fini dell'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina.

L'obiettivo, fa sapere il Viminale sul suo sito, è quello di mettere a disposizione di prefetture e Comuni, in via temporanea e straordinaria, le strutture non ancora destinate e nella diretta gestione della Agenzia per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e quelle già trasferite agli enti locali e non ancora utilizzate.

«Si tratta di una iniziativa - ha dichiarato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese - che intende ampliare il numero degli immobili disponibili per i profughi ucraini, prevedendo anche la possibilità di finanziare rapidamente, nell'ambito dei progetti europei Pon/Poc Legalità e Fami, gli interventi necessari per adeguarli alle nuove esigenze».

«È massimo l'impegno del ministero dell'Interno per dare risposte concrete alle persone più fragili, come donne e bambini», ha aggiunto la titolare del Viminale, sottolineando come «il ricorso ai beni confiscati assuma anche un forte valore simbolico in quanto patrimoni sottratti al circuito criminale saranno destinati a chi sfugge dal teatro di guerra, valorizzando le finalità sociali proprie del loro riutilizzo».