Dopo il Lazio. Vaccino ai disabili, si muove l'Abruzzo (aspettando il Cts)
Dopo il Lazio anche l’Abruzzo inserisce i disabili tra le categorie prioritarie per la vaccinazione anti-Covid. E si comincia già dal 18 gennaio, anticipando quanto annunciato tre giorni fa per febbraio a livello nazionale dal commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri.
Fino ad ora, come denunciato 5 giorni fa da Avvenire, l’unica Regione che si era mossa era stata il Lazio che con una propria determinazione ha inserito nella 'fase 2' le «persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età», cioè i disabili e anche le persone che frequentano le Rsa in modalità semiresidenziale, non considerata nel Piano nazionale. Dal resto delle Regioni ancora nulla. Ora si aggiunge l’Abruzzo. Come annuncia un comunicato, la piattaforma telematica regionale per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse alla vaccinazione contro il Covid-19 sarà riaperta a partire dal 18 gennaio per l’organizzazione della fase successiva della campagna vaccinale. «Potranno registrarsi al sistema – si legge nel comunicato – le persone con disabilità o fragilità, gli ultra 80enni e tutti gli appartenenti alle categorie indicate tra quelle destinatarie della vaccinazione nella prima fase e non ricomprese nelle fasi preliminari della campagna». Lo ha comunicato l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, specificando che la disposizione è contenuta nell’ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio.
«Come abbiamo già anticipato nei giorni scorsi – spiega Verì – la Regione ha deciso di consentire la registrazione alla piattaforma sulla base delle indicazioni ministeriali, che vengono adottate a seconda della disponibilità di vaccini dispensati sul territorio. Con questo sistema avremo sempre a disposizione un quadro aggiornato e puntuale del numero di quanti vorranno sottoporsi alla vaccinazione anti Covid, consentendoci di organizzare la campagna con un modello efficiente ed efficace».
Per accedere alla piattaforma per la vaccinazione, gli utenti dovranno collegarsi al portale sanita.regione. abruzzo.it e cliccare nella sezione servizi on line. Ora si attendono le indicazioni del Cts a livello nazionale per mettere in pratica quanto annunciato dal commissario Arcuri, che aveva così spiegato: «Insieme agli over 80 il piano prevede la vaccinazione anche dei disabili e dei loro accompagnatori». Malgrado alcune aperture della Commissione Ue solo Irlanda e Svezia hanno inserito i disabili tra le persone da vaccinare prioritariamente, così come la Gran Bretagna. Ora si aggiunge l’Italia. Ma bisognerà capire cosa si intenda per 'accompagnatori', se caregiver e badanti o anche tutti i familiari e gli operatori che assistono i disabili.
Ricordiamo che l’esclusione dei disabili tra le categorie prioritarie per la vaccinazione aveva provocato la dura reazione delle associazioni, dall’Anffas alla Fish e alla Fand, che avevano parlato di un «assordante silenzio da parte del ministro Speranza e del commissario Arcuri». Ora Arcuri ha parlato e anche il ministro sarebbe d’accordo per l’inserimento dei disabili nelle prime fasi di vaccinazione. Proprio a Speranza sono indirizzate due interrogazioni di Lisa Noja di Italia viva e Roberto Novelli di Forza Italia che invitano il governo a rivedere il piano vaccinale. Così come fa Nina Daita, responsabile nazionale delle politiche per le disabilità Cgil, facendo riferimento alla denuncia di Avvenire: «Un segnale di attenzione particolare sarebbe necessario per risvegliare la speranza, ormai sopita nei cuori».