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CASO FINI-TULLIANI. "Casa di Montecarlo": la procura chiede l'archiviazione per Frattini

mercoledì 9 febbraio 2011
La Procura di Roma ha avanzato al tribunale dei ministri la richiesta di archiviazione per il ministro degli esteri Franco Frattini, indagato per abuso d'ufficio in relazione ai documenti giunti alla Farnesina da Santa Lucia. I documenti riguardano la proprietà della casa di Montecarlo ereditata da An nel 1998.L'iniziativa della Procura fa seguito a quella dei giorni scorso in cui, nell'inviare gli atti al tribunale dei ministri, in cui si chiedevano una serie di accertamenti. Al centro della vicenda le modalità di acquisizione da parte della Farnesina dei documenti dai quali emerge che la titolarità delle società off-shore che si sono succedute nella proprietà dell'immobile di Boulevard Princesse Charlotte è riconducibile a Giancarlo Tulliani, cognato del presidente della Camera, Gianfranco Fini.A determinare la richiesta di archiviazione è stata la documentazione inviata dallo stesso ministro degli esteri. Da questi atti si evince, per la procura, che non sussiste alcuna forma di interferenza, così come ipotizzato nella denuncia che ha dato origine al procedimento, tra "l'iniziativa del ministro e l'attività giudiziaria". Per gli inquirenti, in sostanza, la richiesta di atti al governo di Santa Lucia (peraltro mai sollecitata dall'autorità giudiziaria) da parte di Frattini non configura "alcuna specifica violazione - si legge nella richiesta di archiviazione - di norme di legge o regolamentari". "La documentazione pervenuta, con i chiarimenti che il ministro ha ritenuto di fornire - è detto nel provvedimento inviato al tribunale dei ministri - soddisfa le richieste istruttorie formulate da questo ufficio. Non si ritengono necessari ulteriori approfondimenti". Secondo la procura, quindi, la "condotta di Frattini è formalmente rimasta nell'ambito delle proprie attribuzioni ministeriali e che in essa non è individuabile la violazione di alcuna norma, rimanendo esclusa la configurabilità del reato di abuso di ufficio".