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GIUSTIZIA E POLITICA. Processo breve, discussione nel Csm Si teme l'effetto di una «sostanziale amnistia»

mercoledì 6 aprile 2011
Avrà l'effetto di una «sostanziale amnistia» per i processi in corso la norma sulla prescrizione breve. Inciderà soprattutto su quelli riguardanti i reati contro la pubblica amministrazione e la corruzione. È questa la tesi sostenuta nel documento che sarà discusso oggi pomeriggio dal plenum del Csm. Si tratta di un testo messo a punto dal togato del Movimento per la giustizia, Nello Nappi, dopo un confronto con altri consiglieri di Palazzo dei Marescialli.L'impatto della riforma sarà particolarmente pesante dunque per i processi in corso, ma «effetti negativi, a regime», ci saranno anche «per tutti i processi futuri», sottolinea il documento. Già oggi sono 150mila all'anno i processi che si chiudono con la prescrizione, un numero destinato a un «ulteriore aumento», proprio per effetto di questo intervento normativo. Ma non è tutto: l'emendamento Paniz, al processo breve è «in netto contrasto» con i principi sanciti dalla Convenzione dell'Onu contro la corruzione, ratificata dall'Italia, e che invita gli Stati ad «adottare le misure necessarie, per ricercare, perseguire e giudicare effettivamente i responsabili di fatti corruttivi». Un fatto tanto più grave visto che «l'Italia è stata già raggiunta da una segnalazione negativa dell'Unione europea proprio con riferimento alla durata eccessiva dei processi per corruzione», per termini «troppo brevi di prescrizione che determinano frequentemente una ineluttabile estinzione di un così grave reato». Oltretutto la riduzione dei termini di prescrizione «va in direzione opposta» alla giurisprudenza della Corte di Strasburgo. La riforma all'esame della Camera avrà anche un ulteriore effetto negativo, visto che «finisce per costituire un ulteriore traguardo premiale che incentiva ulteriormente atteggiamenti dilatori» da parte degli imputati. Ma c'è di più: «Un raffronto con i sistemi in vigore negli altri Paesi sulla prescrizione, dimostra come la nostra disciplina sia quasi unica in Europa e sia destinata a determinare inevitabilmente un gran numero di estinzione dei reati per prescrizione». Peraltro il provvedimento in discussione non prevede «alcun intervento» che possa produrre «ricadute positive» per l'accelerazione dei processi.NAPOLITANO: SEGUO LE QUESTIONI COME POSSO«Non deve dire a me queste cose perché conosco le questioni e le seguo come posso». Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto alla mamma di una delle vittime della strage di Viareggio che - all'uscita della basilica di Collemaggio all'Aquila al termine della Messa per ricordare i morti del terremoto abruzzese - ha chiesto «in ginocchio» al presidente della Repubblica di non firmare la riforma del processo breve. Alle parole della donna Napolitano ha poi spiegato, riferendosi probabilmente all'inchiesta di Viareggio: «Attendiamo l'esito del processo che ci deve essere».SCHIFANI AD ANM: INDIPENSABILE DIALOGO E CONFRONTO«Garantisco che le ragioni della magistratura verranno ampiamente ascoltate nelle competenti sedi in occasione del dibattito parlamentare, affinchè ogni modifica legislativa possa essere apportata con l'indispensabile dialogo e con confronto dialettico e propositivo, in un clima di reciproco rispetto». Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, che ha ricevuto a Palazzo Madama una delegazione dell'Associazione nazionale magistrati (Anm).FINI: RIDUZIONE DEI TEMPI IN CASO DI OSTRUZIONISMO«Ove dovessero riproporsi nelle prossime sedute situazioni analoghe la presidenza della Camera, in mancanza di una espressa previsione regolamentare sulla durata degli interventi, ridurrà il tempo massimo degli interventi in relazione al numero degli iscritti a parlare». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, riferendosi all'ostruzionismo praticato oggi in Aula sul processo verbale della seduta precedente da parte dell'opposizione.BERSANI: USIAMO STRUMENTI REGOLARI CONTRO I COLPI DI MANO«Dovrebbero vergognarsi loro a obiettare qualcosa a noi». Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, respinge ogni accusa della maggioranza sulla scelta di fare ostruzionismo alla Camera in vista dell'esame del processo breve. «Stiamo usando tutti gli strumenti regolamentari perché sappiamo che loro hanno l'intenzione proditoria di invertire l'ordine del giorno e far saltare una legge attesissima e importante come la Comunitaria per insistere sul processo breve - ha spiegato il segretario del Pd -. Nel rispetto del Parlamento stiamo usando strettamente gli strumenti parlamentari per far fronte a continui colpi di mano».DI PIETRO: OSTRUZIONISMO ATTO DI RESISTENZA DEMOCRATICA«La maggioranza cambia le carte in tavola, sottolineando l'effetto e non la causa. L'ostruzionismo - ha detto il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro - è un atto di resistenza democratica nei confronti di un'associazione a delinquere di tipo parlamentare che stravolge il ruolo e le funzioni loro assegnati dai cittadini».CICCHITTO: OSTRUZIONISMO SENZA PRECEDENTI«Voglio che sia messo a verbale che non c'è nessuna nostra complicità o copertura rispetto a una situazione che non ha precedenti». Lo ha detto nell'Aula della Camera il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto rispetto all'ostruzionismo praticato dall'opposizione sul processo breve con interventi a raffica sul processo verbale della seduta di ieri. Cicchitto ha chiesto che «tutti, a partire dalla massime cariche dello Stato, che hanno fatto un appello» sul fatto che sia garantita l'attività delle Camere, riflettano su ciò che è accaduto stamani sulla base di un atteggiamento irresponsabile e che speriamo possa essere superato con il contributo del presidente della Camera. Questo atteggiamento portato alle estreme conseguenze può portare al blocco dei lavori parlamentari vanificando il calendario dei lavori».