Carburanti. Urso: domani parte «l'operazione trasparenza», cittadini segnalino aumenti
Con «l’operazione trasparenza» che inizia domani, i cittadini non solo potranno sapere il prezzo medio dei carburanti – visto che scatta l’obbligo di esibizione del prezzo medio sul tabellone della pompa di benzina previsto dal decreto Carburanti – scegliendo se fare rifornimento lì o meno, ma potranno fare anche una segnalazione sul sito del ministero o alle autorità competenti. Il ministro delle Imprese e made in Italy, Alfonso Urso, cerca di riassicurare dopo l’aumento dei prezzi nelle ultime settimane, proprio in concomitanza con le partenze estive, certo che «con questa ulteriore operazione trasparenza, pensiamo di mantenere il pezzo al di sotto dei livelli internazionali» e ridurre l'impatto di eventuali variazioni. Ora si parte con questa novità, anche se per la riforma del sistema dei carburanti a 360 gradi il ministro parla della necessità di «alcune settimane per individuare le risorse e con il ministero dell'Economia e dell'Ambiente». Già domani, assicura Urso, comunque «presenteremo alle associazioni con il ministro Pichetto e il sottosegretario Bitonci il quadro normativo che intendiamo presentare per dare un assetto organizzativo al settore della distribuzione dei carburanti dando risposte che si aspettavano da tempo».
Dal canto suo il garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo assicura che «quello che sta avvenendo, sta avvenendo nella stessa direzione del mercato internazionale. Da questo punto di vista registriamo che non ci sono speculazioni». In più annuncia la pubblicazione, nei prossimi giorni, di un vademecum per il consumatore sulle novità per quanto riguarda i carburanti e sui cartelli con il prezzo medio.
Il ministro per le Imprese Urso - ANSA
Le novità
«Da domani ogni cittadino può verificare da solo se il prezzo del benzinaio è in linea con il prezzo medio e quindi può decidere se fare rifornimento. Se il prezzo si discosta molto dal prezzo medio può denunciarlo al ministerosul tetto al prezzo del gas», sottolinea il ministro Urso in conferenza stampa al Mise accanto al garante per i prezzi Benedetto Mineo, aggiungendo che «il prezzo medio ad oggi è di 1,91 euro per la benzina e 1,76 euro per il diesel». Il prezzo dei carburanti è cresciuto di «4 centesimi nell'ultima settimana», prosegue, spiegando che questi aumenti «sono conseguenza dell'incremento delle quotazioni internazionali, che comunque rimangono ben lontane da quelle precedenti al momento in cui siamo riusciti a convincere la Commissione Ue sul tetto del prezzo del gas». Inoltre, sul fatto di tagliare le accise il responsabile del dicastero sottolinea che «fu fatto dal governo precedente per l'aumento forte dei carburanti e del gas in occasione della guerra in Ucraina e non è questo il caso di oggi» perché «riteniamo che le risorse pubbliche debbano essere destinate laddove ci siano davvero delle emergenze».
Le reazioni
immediate le reazioni delle associazioni. I cartelloni con i prezzi medi dei carburanti che da domani saranno obbligatori in tutti i distributori «sono senza dubbio uno strumento di trasparenza ma, da soli, non bastano ad ottenere un effetto calmierante sui listini alla pompa», afferma Assoutenti, chiedendo al governo uno sforzo ulteriore in favore dei consumatori. «Se da un lato è utile dare informazioni agli automobilisti sui prezzi medi dei carburanti, dall'altro occorre studiare nuove misure per innescare la concorrenza tra gestori e incentivare una riduzione dei listini», spiega il presidente Furio Truzzi. Le novità messe in campo dal governo non convincono neppure l'Unione nazionale consumatori, il cui presidente Massimiliano Dona attacca: «Basta prese in giro dei consumatori! Da sempre si possono denunciare i rincari anomali dei carburanti e tutte le associazioni di consumatori, a cominciare dall'Unc, da decenni lo fanno. Peccato che nessuno li abbia mai puniti, visto che il Parlamento si rifiuta di dare una definizione di prezzo anomalo». Ciò che serve, secondo lui, invece è un'app sul servizio meno caro «prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, ossia oltre 6 mesi fa, che, questa si, sarebbe molto utile per fare il pieno nel distributore meno caro della zona, a differenza del prezzo medio che dà invece un'informazione distorta e sbagliata».