La lettera. Azzardo nazionale, il mondo anti-usura si appella al presidente Tavecchio
Pubblichiamo la lettera inviata da monsignor Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura, al presidente della Federazione italiana giuoco del calcio Carlo Tavecchio in merito all’accordo di sponsorizzazione siglato con Intralot.Egregio signor presidente,la delusione, lo sdegno, l’indignazione, la preoccupazione e l’allarme lanciati in queste ore dalla gente comune, da alcuni mass-media ed esponenti del mondo calcistico, spero siano cause sufficienti per indurre la Federazione Italiana Giuoco Calcio a svincolarsi dall’accordo sottoscritto con la Intralot del gruppo Gamenet (concessionario di Stato per scommesse, slot, vlt) che promuove e incentiva l’azzardo. E se la dilagante ludopatia diffusa e che sta rovinando tante persone e famiglie e l’economia del Paese non bastassero (il 25% dei giovani delle scuole superiori, di età compresa fra 15 e 19 anni, dichiara che l’azzardo può essere una fonte di reddito; 88 miliardi di euro nell’intero Paese, pari al 5% del Pil sono consumati in azzardo…), vorrei far presente che esiste un Decreto che vieta la pubblicità a tutte le forme di scommesse e altro sulle reti radiotelevisive. E ora troviamo sulla maglia della Nazionale un marchio che non fa pubblicità al gioco, ma all’“azzardo”. La Federazione Italiana Giuoco Calcio, sottoscrivendo quel-l’accordo, pertanto, non solo ha macchiato il gioco agonistico per eccellenza di “denaro sporco” che uccide, coinvolgendosi nella responsabilità di tante persone che per debiti si sono suicidate e si suicidano o finiscono nella morsa dell’usura a causa dei debiti da azzardo, mostra di non avere in conto tante tragedie personali, familiari, e aziendali e di non comprendere lo spirito della legge dello Stato. La invito, pertanto, a compiere l’unico atto di ragionevolezza e buon senso che l’opinione pubblica e la parte sana del mondo calcistico si attende dal Presidente della Figc: sciogliere l’accordo di sponsorizzazione bollato di polemiche, preoccupazioni concrete e di illegalità. Sarebbe un gesto di grande responsabilità verso il Paese e restituirebbe credibilità al mondo del Calcio che agisce nell’ambito dello Sport. Papa Francesco, intervenendo al primo Incontro mondiale su Sport e Fede, dal tema ‘Sport at the Service of Humanity’ ha esortato i rappresentanti dello Sport e delle aziende che sponsorizzano gli eventi sportivi a “mantenere la genuinità dello sport, proteggerlo dalle manipolazioni e dallo sfruttamento commerciale”. E a fare ogni sforzo per “sradicare ogni forma di corruzione e manipolazione”. Non sarebbe corretto nei confronti di appassionati tifosi e soprattutto dei minori produrre le immagini del calcio inquinate da pubblicità che sono delle trappole intrise di azzardo. Sono certo che appena gli Azzurri si saranno liberati del marchio di Intralot, tanti sponsor si faranno avanti per sostenere la Nazionale. In attesa dell’unico gesto che restituisca alla maglia azzurra il colore della trasparenza, della gioia che unisce e non rimanda alla compulsività e all’isolamento. La saluto cordialmente.
* presidente della Consulta nazionale antiusura