L'evento. Cinema, edizione-record per il premio Carpine nel nome di padre Arturo
Un'immagine del premio Carpine 2023
Il premio Carpine è cresciuto un passo dopo l’altro, come è cresciuta gradualmente, un passo dopo l’altro, l’opera e la fama di padre Arturo D’Onofrio, semplicemente padre Arturo - missionario e servo di Dio, è in corso il processo di beatificazione - che consacrò la sua vita all’educazione degli orfani, dei ragazzi a rischio e all’evangelizzazione attraverso i mezzi di comunicazione. Il Comune a cui è legato il suo nome, Visciano, diocesi di Nola, 4mila anime arroccate nell’appennino campano, all’estremo est della provincia di Napoli ma in realtà già in piena Irpinia, dal 2011 organizza un premio per cortometraggi a tema sociale e ambientale che oggi richiama grandi artisti nazionali e internazionali. Uno dei corti dell’edizione 2024, “Prova d’amore”, presenta una colonna sonora del premio Oscar Nicola Piovani. Un altro, “Sognando Venezia”, vede l’interpretazione del David di Donatello Francesco Di Leva.
Il richiamo di padre Arturo e l’ormai affermata qualità del Premio Carpine (il nome deriva dalla devozione popolare del territorio alla Madonna del Carpinello) ha portato quest’anno all’iscrizione di ben 530 cortometraggi. Sono 63 i titoli finalisti, di cui 32 per la categoria Italian short film. I premi per categoria saranno assegnati domenica 7 luglio, a conclusione di 4 giorni di festa, spiritualità, spettacoli, riflessioni e buon cibo e che vedrà anche la presenza di Avvenire come media partner. Oltre a Piovani e Di Leva, molti gli attori e le attrici di spessore presenti nei corti: tra questi Massimiliano Caiazzo, Giorgio Haber, Denise Capezza, Nicola Pistoia, Carolina Crescentini, Autilia Ranieri, Giulia Michelini, Mariagrazia Cucinotta, Gabriel Garko e Manuela Zero. Oltre alla categoria Italian, saranno assegnati premi anche per le categorie Short doc, Music video, International short film, School short film, Animation short movie.
Per il sindaco di Visciano, Sabato Trinchese, e per l’assessore alle Politiche sociali, Paola Corbisiero, l’edizione 2024 è quella della «consacrazione» per il premio Carpine, sia alla luce del «significativo aumento di proposte cinematografiche», sia per il calendario degli eventi, in cui protagonisti saranno «il territorio, la solidarietà, la crisi ambientale, i conflitti e, tema a noi molto caro, le fragilità e i talenti delle nuove generazioni». Il direttore del Festival, Carmine Rufino, esalta invece «il livello autoriale e registico» che «ha raggiunto livelli molto elevati, avvicinandosi a produzioni cinematografiche ben più complesse ed articolate».