"Penso che oggi siamo tutti Davide contro nemici barbarici che usano la religione per portare terrore, miseria e morte. E penso che la sicurezza di Israele sia la sicurezza dell'Europa. E la sicurezza dell'Europa, mio caro Bibi, è la mia sicurezza. Il destino comune è un posto per Israele, Italia, Europa, Stati Uniti, tutti". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in visita in Israele, nel corso di una conferenza stampa congiunta col capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu.
"Abbiamo molte sfide davanti - ha continuato Renzi -. Abbiamo posizioni diverse sull'Iran. Noi, con gli Usa, pensiamo che un compromesso sul nucleare sia possibile ma che un compromesso sulla sicurezza di Israele sia impossibile. Quello di Israele a esistere non è un diritto, è un dovere".
"C'è una relazione speciale tra i nostri due Paesi, Italia e Israele - ha detto il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu rivolto a Renzi -. Abbiamo entrambi antiche radici, entrambe vitali e vibranti democrazie. Garantiamo entrambi nelle nostre democrazie uguali diritti a tutti i cittadini, siamo società creative e dinamiche. La nostra relazione è forte e penso che possa diventare ancora molto più forte, con collaborazioni nel commercio, nella tecnologia, nella difesa, nella cyber sicurezza e in tanti altri temi".
Allo Yad VaShem
"La Shoah è parte integrante della nostra identità di cittadini italiani ed europei. Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell'impegno quotidiano, giorno dopo giorno, contro l'antisemitismo, vera minaccia per la pace, attraverso l'educazione delle nuove generazioni. Mai più! Mai più! Mai più!". Lo ha scritto il premier Matteo Renzi sul libro d'onore dello Yad VaShem, il Museo della Shoah, al termine della visita.