Attualità

Prefettura di Roma. Partite sospese contro gli striscioni discriminatori

Redazione Romana martedì 13 agosto 2024

Pugno di ferro contro gli striscioni discriminatori negli stadi

Si è svolta in prefettura una seduta di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Roma Lamberto Giannini, con la partecipazione dei vertici provinciali delle forze dell'ordine e del Comune di Roma Capitale e allargata alla presenza di Sport e Salute, Roma e Lazio.

Nel corso dell'incontro particolare attenzione è stata dedicata, in vista della stagione sportiva 2024/2025, alle misure volte a «scongiurare l'esposizione di striscioni che incitino alla violenza ovvero riportino espressioni a sfondo discriminatorio nonché a tutte le manifestazioni di razzismo e antisemitismo». Il prefetto ha disposto che tali manifestazioni debbano essere contrastate con il massimo rigore e fermezza, anche ricorrendo, ove ne sussistano i presupposti, all'interruzione della competizione sportiva. Ha richiesto alle società di impegnarsi nella prevenzione, anche con specifici «spot antidiscriminatori». Le società sportive hanno condiviso l'indicazione impegnandosi ad applicare il codice etico e su richiesta del prefetto, a promuovere la pubblicazione degli "spot antirazzismo".

Nei giorni scorsi si erano già registrati episodi a sfondo razzista e sessista. Adesivi attribuibili alla frangia estrema del tifo romanista intendevano sminuire la campagna acquisti dei cugini laziali: “Noi Soulè, voi scimpanzé”, la frase che si leggeva su pali, muri e cartelli stradali della Capitale. Il recente arrivo dalla Juventus alla Roma del giovane talento argentino, che l’anno scorso ha fatto bella mostra di sé a Frosinone, è quindi contrapposto a quattro dei cinque acquisti dei biancocelesti (Tchaouna, Noslin, Dele-Bashiru e Nuno Tavares), accomunati dal colore scuro della pelle. Allo stesso modo sono circolati adesivi con insulti sessisti ai tifosi romanisti, interpretati come replica di estremisti laziali.

Violenza, razzismo, antisemitismo hanno sporcato già in tante, troppe, occasioni nel passato, recente e lontano, l’immagine del tifo cittadino. Roma e Lazio hanno intrapreso negli anni numerose iniziative a sostegno di campagne educative e di contrasto a questi vergognosi comportamenti, ma a quanto pare non sono sufficienti. Innumerevoli sono le multe ricevute dai due club peri cori e gli ululati allo stadio. Come per gli adesivi con Anna Frank, Hitler eccetera ritratti in maglia giallorossa o biancoceleste.