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SICILIA. Sicilia, soccorsi 171 migranti Profughi siriani arrivano in Calabria

sabato 4 agosto 2012
​Tra ieri e oggi la Guardia Costiera ha salvato 171 migranti stipati su due barconi e intercettati mentre si stavano dirigendo verso la Sicilia. La prima operazione nella notte tra venerdì e sabato, come riferito dalla stessa Guardia Costiera, quando 84 migranti egiziani sono stati intercettati, intorno alle 20, da una motovedetta, a circa 13 miglia a sud ovest di Pozzallo, e tratti in salvo. A bordo del peschereccio 84 migranti, tra cui 55 minori, che si sono dichiarati egiziani.Questa mattina, invece, dopo la richiesta d'aiuto da parte di un migrante, con un telefono satellitare, la Guardia Costiera di Roma ha allertato le autorità libiche, maltesi e tunisine. A scopo preventivo, alle 8, sono state fatte partire da Lampedusa due motovedette (la Cp 301 e la Cp 269) che si sono dirette verso la presunta posizione mentre da Malta è decollato un velivolo. Grazie alla segnalazione da parte del gestore telefonica dell'esatta posizione del chiamante, 60 miglia a sud est da Lampedusa, il velivolo maltese ha avvistato un gommone.Alle 12,35 la motovedetta CP 301 della Guardia Costiera ha raggiunto il gommone e, considerato l'elevato numero di persone a bordo, 87 persone (fra cui 24 donne) e la ridotta capacità di galleggiamento del natante, ha dichiarato l'evento Sar inziando le operazioni di trasbordo di tutti i migranti. Le persone a bordo del gommone stanno bene e sono arrivate a Lampedusa intorno alle 18. Sbarco in Calabria. Ventisette siriani, 22 uomini, quattro donne ed un bambino, fuggiti per motivi politici, sono arrivati a Palizzi, nella Locride. Gli immigrati sono stati costretti a gettarsi in mare a trenta metri dalla riva. A bordo dell'imbarcazione su cui hanno viaggiato gli immigrati due scafisti turchi, che hanno poi ripreso il largo. Gli immigrati, che stanno tutti bene, sono stati portati in un centro d'accoglienza del Comune. Sul posto carabinieri e polizia. In base a quanto hanno riferito i migranti, uno dei due scafisti era armato di mitra. L'uomo, un turco di poco più di 30 anni, quando lo scafo è giunto a circa trenta metri dalla riva ha puntato l'arma contro il gruppo di immigrati minacciando di ucciderli se non si fossero gettati in mare.Ognuno degli immigrati ha pagato per il viaggio, cominciato cinque giorni fa da un porto della Turchia, circa duemila euro. Il tragitto fino alla Calabria si è svolto in condizioni disagiate. L'acqua ed il cibo sono stati sempre pochi. In più gli immigrati hanno subito ripetute minacce ed angherie.