Funerali a Genova. Bagnasco: l'ora della vicinanza. Mattarella: tragedia inaccettabile
Il cardinale Bagnasco ai funerali di Stato (Ansa)
Ormai il bilancio delle vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto martedì 14 agosto, è definitivo. I soccorritori hanno trovato altre quattro vittime: un uomo e un'intera famiglia all'interno di un'auto nel greto del torrente Polcevera, sotto un grosso blocco di cemento del viadotto crollato alla vigilia di Ferragosto. Si tratta di Cristian Cecala, della moglie Dawna e della loro figlia Kristal di appena 9 anni, di cui non si avevano notizie da martedì 14, e dell'operaio genovese Mirko Vicini, dipendente dell'Amniu, travolto dal pilone crollato.
Purtroppo è morto anche uno dei feriti: Marian Rosca, di origine rumene, 36 anni, è dunque la 43esima vittima della sciagura. Un disperso, un cittadino tedesco, di cui non si avevano notizie, è stato localizzato sano e salvo.
Oggi è il giorno di lutto nazionale, proclamato in concomitanza con i funerali di Stato, per 19 persone, celebrati dal cardinale Angelo Bagnasco. Le famiglie di altre 20 vittime hanno preferito celebrare privatamente le esequie, in alcuni casi per rimarcare le responsabilità dello Stato nella morte dei propri cari. "È una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere", è stato il commento del cardinale Bagnasco.
I FUNERALI DEI QUATTRO GIOVANI VENERDI' A TORRE DEL GRECO
Le vittime rimaste a Genova sono riunite nei padiglioni della Fiera. Un cuscino di piccole rose gialle sulla bara bianca di Samuele, con i suoi otto anni, la più piccola delle 41 vittime finora accertate. La sua bara è al centro dell'area antistante l'altare allestito nel padiglione Blu della Fiera di Genova, zona porto.
Appena dietro il feretro di Samuele ci sono le bare del padre e della madre, e poi, messe quasi a semicerchio, altre 16 bare. Per queste vittime, quattro delle quali francesi, due albanesi, un colombiano e due cileni, alle 11:30 sono stati celebrati i funerali di Stato, alla presenza delle autorità dello Stato e di decine di sindaci. Presenti anche i vertici di Autostrade per l'Italia, che nel pomeriggio hanno indetto una conferenza stampa a Genova.
Il presidente Mattarella prima delle Messa ha visitato i luoghi del disastro e poi i feriti negli ospedali Villa Scassi e San Martino. All'arrivo alla Fiera è stato accolto con un lungo applauso e si è fermato a parlare con i familiari delle vittime.
LE PAROLE DI BAGNASCO
Il cardinale Bagnasco nella sua omelia ha ricordato la telefonata di ieri del Papa. Ha parlato del crollo come "squarcio nel cuore di Genova", di dolore per i morti e i dispersi, per gli sfollati, della solidarietà giunta da tutta Italia e non solo. "Qualunque parola umana è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire". La tragedia ci ha fatto toccare con mano "l'inesorabile fragilità della condizione umana": ci sentiamo esposti e deboli, e tanto più sentiamo che i legami umani sono necessari, così come il tessuto di una società che si dichiara civile. È l'ora della grande vicinanza.
IL TESTO DELL'OMELIA DI BAGNASCO
Poi si è rivolto alla sua città, Genova: "L'anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto".
"Alziamo lo sguardo: la Madonna Assunta al cielo ci invita anche in questo momento guardare in alto, verso Dio, fonte della speranza e della fiducia. Guardando a Lui eviteremo la disperazione e potremo tornare a guardare con coraggio il mondo, la vita, la nostra amata Città. Potremo guardarci gli uni gli altri e riconoscerci fratelli, perché figli dello stesso Padre ben oltre ogni differenza. Potremo rinnovare la fiducia reciproca e consolidare la vicinanza di queste ore. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme".
Un lungo e commosso applauso si è levato dal padiglione della Fiera quando, durante la celebrazione, sono stati letti i nomi di battesimo dei morti.
MATTARELLA: ACCERTAMENTO RIGOROSO DELLE RESPONSABILITA'
"Un accertamento rigoroso delle responsabilità" per il disastro di Genova è stato chiesto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione alle televisioni dopo i funerali delle vittime. "Sono momenti di dolore condiviso da tutta l'Italia che
dimostra unità in questo stato d'animo - aggiunge - il Paese unito rende più forte l'accertamento della verità che va perseguita con rigore". Ora, sottolinea - è il momento della "vicinanza ai familiari, ai feriti ed alle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni".
"È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro paese. È una tragedia inaccettabile", ha aggiunto. "Vi sono tre impegni che vanno adesso onorati: quello di vicinanza ai familiari di chi ha perso la vita, ai feriti e alle famiglie che hanno dovuto lasciare le abitazioni perché in pericolo. L'impegno di un accertamento rigoroso e sollecito delle responsabilità. Il dovere di assicurare al nostro paese la sicurezza delle strade e dei trasporti. Sono impegni dell'Italia per Genova e anche per l'intero nostro paese", ha concluso.
L'AVVIO DELLA PROCEDUTA DI REVOCA DELLA CONCESSIONE
Venerdì il governo ha rotto gli indugi, annunciando con una lettera l'avvio della procedura di revoca della concessione autostradale. "Il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e l'onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di
manutenzione e di custodia". Ora l'azienda controllata dai Benetton avrà 15 giorni per le controdeduzioni e non gli basterà, eventualmente, nemmeno ricostruire il ponte, avverte il premier Conte nella lettera. Nel caso, "sarà solo a titolo di provvisorio risarcimento del danno, fermo restando che la ferita inferta alle vittime, ai loro familiari e al Paese è incommensurabile e non potrà certo essere rimarginata in questo modo".
Il premier annuncia poi un "segnale di svolta" per tutti i concessionari di beni pubblici: "D'ora in avanti saranno vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture" e "dovranno rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione". Perché "l'infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma un bene pubblico", secondo Conte. A settembre tutti i concessionari dovranno fornire un piano delle risorse per la manutenzione, destinando a questo scopo investimenti proporzionali agli utili.
LE INDAGINI: SEQUESTRATI I DUE MONCONI
La procura ha sequestrato i due tronconi del viadotto Morandi rimasti in piedi a levante e a ponente del tratto crollato. L'attività investigativa comincia a svilupparsi. Verranno studiate anche le macerie spostate via via in un deposito della municipalizzata dei rifiuti Amiu a Campi. Sono state fotografate, catalogate e poste sotto sequestro. Al momento il fascicolo aperto in procura per attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, omicidio colposo plurimo e disastro colposo resta contro ignoti.
Sotto esame in particolare i tiranti del ponte che potrebbero aver ceduto.