Il progetto. PizzAut, dai tavoli alla strada: partono i truck dell'inclusione
Uno dei foodtruck di PizzAut per dare lavoro a giovani ragazzi con problemi di autismo. Sono due me nei prossimi 4 anni arriveranno a 30 per puntare a 100 in 10 anni
Guarda all’immediato il progetto che Niko Acampora ha presentato e che prevede entro 3 anni di portare in Lombardia, nel nord Italia una flotta di 15 Food Truck con l’assunzione di 75 giovani autistici. Ma il “papà” di PizzAut, guarda anche al futuro e ha illustrato i progetti che interesseranno tutta l’Italia, con la flotta che arriverà entro il 2028 a 30 mezzi mobili, con l’assunzione di altri 120 ragazzi, ai quali si affiancheranno, regolarmente assunti altre 50 figure, autisti e personale di supporto, per raggiungere entro il 2034 i 100 Truck con 500 persone assunte in tutta Italia. Quando parla davanti alla ministra per la disabilità Alessandra Locatelli, al sindaco Giuseppe Sala, alle massime autorità regionali, ai vertici delle imprese che finanziano i progetti, Acampora è un fiume in piena. E spiega che l’organizzazione, la scelta degli ingredienti per pizza, pasta, pomodori, prodotti base, approvvigionamenti, formazione dei ragazzi resteranno in capo a PizzAut per garantire la qualità, mentre la gestione «sarebbe opportuno che veda coinvolti Onlus, realtà sociali che operano nei territori di competenza, ai quali verrà demandata l’assunzione sia dei ragazzi autistici che del personale ausiliario».
Ad aprire la mattinata per illustrare «il piano di inclusione e espansione sociale, un piano che viaggia su quattro ruote» organizzato da PizzAut e da PwC Italia, con un video messaggio è intervenuta la ministra del lavoro Elvira Calderone. «Parlare di lavoro – ha detto – di un sistema che attraverso il lavoro include nella società i ragazzi autistici è meraviglioso». Di dignità della vita della persona ha parlato la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli. «Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di sviluppare il benessere e la salute, ma accanto a questi ambiti non dobbiamo tralasciare la dimensione abitativa, il più possibile in autonomia e secondo anche quello che è il “dopo di noi”, con un criterio di scelta come prevede la convenzione Onu sulle persone con disabilità e l’inclusione lavorativa. Stiamo lavorando su un bando da 300 milione di euro per l’inclusione lavorativa e abitativa». Sul palco il cantante Elio che ha ricordato come in Lombardia i ragazzi autistici siano un milione e 600 mila, 1 ogni 70 nati è autistico. Elio ha detto che in Italia sull’autismo non si fa nulla. «È importante quanto ha messo in piedi Nico Acampora», ha detto il leader di “Elio e le storie tese” che ha auspicato che nascano altre realtà che si occupano di lavoro e dei problemi delle famiglie che hanno ragazzi autistici. Perché le famiglie, ha aggiunto, sanno che solo chi vive questa emergenza sa dare risposte. «Purtroppo – ha aggiunto – oggi si fanno visite, si va in giro, si spendono soldi nella sanità senza venire a capo di nulla. Solo la mente vulcanica di Nico poteva partorire l’idea di 100 food truck per tutta l’Italia».
Francesco Ferrara è entrato nei particolari dl piano curato da PwC e partner attraverso gli studi, svolti pro bono dalla società di consulenza. Studi che hanno riguardato le analisi di benchmarking e dei principali attori del mercato, il supporto legale per la partenza del network dei truck e la stima di costi e ricavi. Tutto si basa sulla creazione di una flotta di pizzerie mobili su furgoni. Più nel dettaglio il piano prevede la creazione di cinque posti di lavoro per persone autistiche per ciascun furgone. Acampora ha concluso il suo intervento sperando che l’esperienza di PizzAut entri nelle scuole, negli oratori, nelle feste di paese, favorendo la cucina di oltre 100 pizze per evento, con un importante ritorno per i ragazzi assunti, ma anche per l’intera società.