Attualità

Bioetica. Pillola dei 5 giorni, resta la ricetta?

venerdì 30 gennaio 2015

Mantenere la necessità della prescrizione medica per l’acquisto in farmacia del contraccettivo d’emergenza a base di Ulipristal, la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo (venduta col nome commerciale di EllaOne). Potrebbe decadere invece l’attuale obbligo di effettuare il test di gravidanza prima della prescrizione del farmaco per escludere una gravidanza in corso. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, l’orientamento nella Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha tuttavia deciso all’unanimità di attendere il previsto parere del Consiglio superiore di sanità (Css) prima di pronunciarsi. Fra i tecnici sembra rimanga ferma l’intenzione (anche se bisognerà attendere l’esame collegiale) di confermare l’obbligo di ricetta medica, così come avviene per gli altri contraccettivi. Alla pillola dei 5 giorni dopo, quindi, per motivi di sicurezza, non verrebbe riservata la possibilità di essere venduta senza ricetta come accade per i farmaci da banco. Anche Paolo Scollo, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) si dice «d’accordo sull’ipotesi di mantenere la ricetta in particolare per le minorenni... Le ragazze devono parlare con un medico quando si trovano in una situazione simile e in quel momento si può fare anche un’efficace prevenzione, essendo la donna molto recettiva, per un’ipotetica "prossima volta"». Scollo ridimensiona anche l’annosa polemica sul test di gravidanza che il governo italiano – ammettendo nel 2011 EllaOne nell’elenco dei farmaci in vendita nel nostro Paese – introdusse come passaggio obbligatorio per la prescrizione, condizionando quest’ultima all’esito negativo per scongiurare gli effetti abortivi del farmaco. «Per quanto riguarda il test di gravidanza – dichiara il presidente dei ginecologi – con i nuovi sistemi che abbiamo a disposizione esso non comporta nulla di difficile, è un problema che è stato ingigantito. Il test serve per riflettere e per fare una scelta consapevole, che non è quella di andarsi a comprare il contraccettivo d'emergenza da sole».