Fino al 22 settembre Piazza Vecchia si trasforma in un pezzo di pianura padana, con tanto di tappeto erboso e un piccolo bosco di carpini bianchi. È il «tocco verde» portato dai «Maestri del paesaggio», la rassegna internazionale – organizzata dall’associazione Arketipos e giunta alla terza edizione – che proporrà seminari, workshop e convegni con un comune denominatore: la progettazione dell’ambiente in chiave non solo estetica ma soprattutto sostenibile. L’epicentro della manifestazione sarà proprio Piazza Vecchia in versione green: un esperimento molto apprezzato durante le precedenti edizioni, tanto da essere ulteriormente esteso. Si è infatti passati dai 1.200 metri quadrati di verde ai 2.300 di quest’anno. L’architetto Lucia Nusiner, autrice del progetto, spiega: «L’allestimento interessa l’intera piazza, fino alla base degli edifici. Gli spazi all’aperto dei bar sono diventati parte integrante della composizione». L’ispirazione sale dalla pianura sottostante: il quadro formato da prati, rogge e alberi è stato miniaturizzato e "incastonato" nella suggestiva cornice di Città Alta. Oltre ai carpini bianchi ci sono i platani potati "a tetto", a formare un grande ombrello naturale che risulterà graditissimo in questi caldi giorni di fine estate. «Abbiamo inserito anche un’altra novità, ovvero l’inserimento nelle composizioni vegetali di piante non ancora nel pieno della fioritura, a rappresentare il corso della natura, con i suoi tempi e le sue stagioni», prosegue Nusiner. A unire il tutto un fil rouge tracciato sulla piazza, simbolo dei fiumi lombardi.Proprio il tema dell’acqua («Feel the water») sarà al centro del meeting (14-15 settembre) che riunirà i migliori paesaggisti a livello internazionale: dalla svizzera Sophie Agata Ambroise, progettista di resort di lusso, a Marco Bay, autore del giardino dell’Hangar Bicocca e di quelli storici del Lago d’Orta; dall’americano George Heargreaves, che firmò il masterplan olimpico di Sydney 2000, fino all’olandese Piet Oudolf, autentico guru della creatività green. Ci sarà anche il filosofo Silvano Petrosino, che interverrà sul tema «L’etica di abitare la terra». Non mancherà il contributo dei giovani: 38 studenti dell’Istituto agrario affiancheranno i giardinieri nella cura e manutenzione del bosco urbano, che diventa anche un bel biglietto da visita per la candidatura di Bergamo a capitale della cultura 2019. La sede simbolica del progetto trova infatti posto in Casa Suardi, splendidamente affacciata sulla piazza vestita di verde.