L'ex presidente Pd del Consiglio regionale Marino Roselli, attuale coordinatore regionale dell'Api è stato arrestato, all'alba, dagli agenti del corpo forestale dello Stato di Pescara nell'ambito dell'inchiesta sull'Urbanistica, gli accordi di programma e i rifiuti al Comune di Spoltore (Pescara). Assieme a Roselli sono stati arrestati anche il sindaco di Spoltore, Franco Ranghelli (Pd) e il vice presidente della società Ambiente Spa, Luciano Vernamonte.I tre - tutti agli arresti domiciliari - sono accusati di associazione per delinquere, corruzione, falso ideologico e abuso d'ufficio.Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, su richiesta del pm Gennaro Varone.Diversi anche gli indagati. L'inchiesta ha preso il via un anno e mezzo fa circa con una serie di sequestri al municipio di Spoltore. Le indagini sono state coordinate dall'ex comandante provinciale della forestale Guido Conti, attualmente in servizio in Umbria.L'inchiesta, avviata nell'ottobre 2009, è stata denominata "Cabina di regia". Secondo l'accusa, Roselli, Ranghelli, Vernamonte insieme ad un consigliere comunale di maggioranza, due assessori e ad un imprenditore avrebbero costituito una vera e propria cabina di regia allo scopo di condizionare le scelteamministrative e politiche del consiglio comunale e della giunta, ottenendone in cambio vantaggi elettorali e personali.In un caso Ranghelli avrebbe ottenuto il rinnovo del contratto di lavoro per il figlio; mentre Roselli, incarichi professionali, contributi elettorali e il comodato gratuito di un immobile adibito a sede del comitato elettorale nel dicembre 2008. Scelte e decisioni, secondo quanto accertato dagli inquirenti, avvenivano fuori dal Comune, solitamente nei bar o nell'ufficio dello stesso Roselli.L'inchiesta conta cinque filoni di indagine: Prg, accordo di programma sul cimitero, appalto rifiuti, appalto per il servizio di riscossione dei tributi e dell'imposta sulla pubblicità, realizzazione di un mega complesso residenziale a ridosso del fiume Pescara. Fondamentali nelle indagini si sono rivelate le intercettazioni telefoniche ed ambientali.