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LAGO TRASIMENO. Perugia, bimbo dimenticato in auto: lunedì l'autopsia, genitori sotto choc

sabato 28 maggio 2011
Verrà probabilmente effettuata lunedì l'autopsia sul corpicino di Jacopo Riganelli, il bambino di 11 mesi morto venerdì mattina a Passignano sul Trasimeno dopo essere stato lasciato in auto dal padre Sergio. L'incarico è stato conferito in mattinata, ma, con ogni probabilità verrà effettuato solo lunedì. Fino ad allora i genitori non potranno rivedere il corpo del piccolo, che è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Anche per vederlo sabato il pubblico ministero Mario Formisano ha dato una specifica autorizzazione.Il padre Sergio non verrà sentito oggi dagli inquirenti, come inizialmente appreso, ma nei prossimi giorni. L'uomo è infatti ancora sotto choc per poter rispondere alle domande dei carabinieri. E comunque i militari, coordinati dal pubblico ministero Mario Formisano, ritengono che il quadro della tragedia sia abbastanza delineato. Intanto non è possibile ipotizzare quando potranno essere celebrati i funerali, che potranno avvenire solo dopo il nullaosta del magistrato e dopo l'autopsia.LO STRAZIO IN OBITORIO"Jacopo no, Jacopo no. Jacopo vieni dalla tua mamma". È un urlo straziante quello che sabato mattina si sentiva provenire dalla camera mortuaria dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L'urlo di Eva, la giovane mamma albanese del piccolo Jacopo, il bambino di 11 mesi morto ieri mattina dopo essere rimasto chiuso per circa tre ore nella macchina del padre, nel parcheggio antistante il club velico di Passignano sul Trasimeno, dove l'uomo lavora come factotum. Questa mattina, su autorizzazione del magistrato che sta seguendo la vicenda, Mario Formisano, la madre di Jacopo e il padre, Sergio Riganelli, 41 anni, hanno potuto rivedere il loro bambino, probabilmente per l'ultima volta fino a quando non verrà effettuato l'esame autoptico sul corpicino. Nella saletta antistante la camera mortuaria erano presenti stamani anche alcuni parenti e amici della coppia, tutti visibilmente commossi e sconvolti. La madre del piccolo, all'interno insieme al marito, continuava ad urlare il nome del suo bambino. "Jacopo no, Jacopo no", una sorta di cantilena straziante. "Non è possibile, non è possibile - si continuava a sentire per i corridoi dell'obitorio -. Jacopo sei qui, Jacopo mi devi sentire. Jacopo ascoltami, vieni dalla tua mamma, vieni da me, non è possibile". La donna ha più volte pronunciato anche il nome del marito Sergio, un padre distrutto dal dolore, che questa mattina sembrava avere lo sguardo fisso nel vuoto. Da parte sua nessuna parola, nessun urlo, solo il volto sconvolto dalla sofferenza. Dopo essere rimasta allungo accanto al loro bambino, la coppia ha poi lasciato insieme l'obitorio, sorretti dagli amici e dai parenti presenti. Commosse anche alcune persone che questa mattina si trovavano all'obitorio. "Che Dio aiuti questa povera mamma" ha pronunciato una donna in lacrime mentre udiva le urla di Eva. L'autopsia sul corpo di Jacopo non sarà svolta oggi pomeriggio come inizialmente si era appreso, ma probabilmente lunedì prossimo. Anche Sergio Riganelli sarà sentito nei prossimi giorni dai carabinieri. L'uomo è stato indagato dalla procura di Perugia per omicidio colposo, una sorta di atto dovuto anche in vista dell'esame autoptico. Anche sei gli investigatori sembrano certi che si sia trattato di un tragico incidente, ci sono ancora alcuni dettagli da chiarire nella vicenda. Uno di questi che l'uomo ieri mattina, dopo aver accompagnato la moglie al lavoro, avrebbe dovuto portare il bimbo all'asilo, prima di recarsi al club velico.