Il 41,3% dei pensionati percepisce un
reddito da pensione sotto i 1.000 euro al mese, il 39,4% tra
1.000 e 2.000 euro; il 13,7% percepisce tra 2000 e 3000 euro,
mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al
5,6% (4,3% tra 3.000 e 5.000 euro; 1,3% oltre 5.000 euro). È
quanto calcola l'Istat sui trattamenti pensionistici del 2013Nel dettaglio il 33,7% delle pensioni
è di importo mensile inferiore a 500 euro (incidendo per l'11,1%
sulla spesa pensionistica complessiva) e una quota analoga
(32,4%) raggruppa le prestazioni con importo tra i 500 e 1.000
euro. Poiché più trattamenti possono essere erogati allo stesso
beneficiario, spiega l'Istat, solo il 41,3% dei pensionati
percepisce meno di 1.000 euro mensili.
In oltre i tre quarti dei casi (76,0%) i titolari di pensioni
sociali percepiscono redditi di importo mensile inferiore a
1.000 euro (il 38,9% non supera i 500 euro). La quota scende a
meno della metà tra i pensionati di invalidità, anche civile
(rispettivamente 44,7% e 40,8%) e a meno di un terzo tra i
titolari di pensioni di vecchiaia (29,9%) e tra i superstiti
(34,6%). Escludendo i beneficiari di pensioni sociali, la quota
più elevata di redditi che non superano i 500 euro si registra
tra i titolari di pensioni di invalidità civile: sono il 27,8
contro il 21,1% registrato per le indennitarie, l'8,1% dei
superstiti, il 5,5% delle pensioni di invalidità e il 5,0% di
quelle di vecchiaia.
I titolari di pensioni di vecchiaia (il 25,6%), di pensioni
indennitarie (26,3%) e i pensionati di guerra (32,2%) sono
invece i più presenti nelle classi di reddito pensionistico
superiori a 2.000 euro mensili.