Lo studio più recente è uscito il 21 gennaio scorso sul
British Journal of Medicine & Medical Research e spiega che i bambini cresciuti con genitori dello stesso sesso hanno più del doppio delle probabilità di soffrire di sindrome da deficit di attenzione (Adhd). Pochi giorni prima, il 10 gennaio, era stato pubblicato un altro lavoro sul
Journal of Scientific Research & Reports tutto incentrato sui pregiudizi che spesso caratterizzano il mondo scientifico nella valutazione delle difficoltà psicologiche manifestate dai bambini cresciuti in coppie omosessuali. Una delle ricerche più significative è stata pubblicata nel luglio del 2012 su
Social Science Research da Loren Marks della Lousiana State University. Lo studioso ha preso in esame 59 studi citati dall’Apa (
American Psychological Association) per sostenere la tesi della 'nessuna differenza' tra genitori etero e omosessuali, e ne ha messo in luce l’inaffidabilità scientifica, smontandone le tesi punto per punto. Sempre nel luglio del 2012 ha visto la luce lo studio più noto e più controverso, quello del sociologo Mark Regnerus dell’Università del Texas, che però ha anche il merito di aver preso in esame il campione di analisi più rappresentativo. Come già scritto anche su 'Avvenire', Regnerus ha puntato sui figli ormai adulti di coppie gay e ha mostrato come in questa popolazione i problemi psicologici siano percentualmente superiori rispetto a persone cresciute in famiglie eterosessuali. Una conclusione costata al sociologo una serie di attacchi durissimi da parte delle associazioni gay e un’indagine interna della stessa Università del Texas, conclusasi però con una dichiarazione che ha scagionato totalmente Regnerus da qualsiasi accusa di «cattiva condotta scientifica». Il caso Regnerus viene ricordato, insieme a una sessantina di altri studi e di dichiarazioni autorevoli contro la pretesa di pari dignità tra educazione etero ed educazione omosessuale, nel sito dell’Unione cristiani cattolici razionalisti (www.uccronline. it). Un elenco dettagliato, dal 1991 al 2015, in cui si dà conto di ricerche finalizzate a dimostrare come i bambini crescono meglio con un papà e una mamma. Il fatto che una tesi tanto lampante da apparire più che scontata, abbia avuto bisogno negli ultimi 25 anni di interventi così ripetuti, la dice lunga sull’opera di destrutturazione intellettuale portata avanti in modo massiccio e metodico dai sostenitori del 'politicamente corretto'. Ma dimostra, allo stesso tempo, come esista un numero non trascurabile di psicologi, psichiatri, sociologi, pedagogisti che non appaiono disponibili ad allinearsi in modo acritico al nuovo potere della 'gendercrazia'.