Il patto non c'è più. Fi e Pd ai ferri corti, l'accordo sulle riforme se non annullato è senz'altro in stan-by. A sancire la fine del percorso comune è Fi. "Il patto del Nazareno così come lo avevamo interpretato fino ad oggi noi lo riteniamo rotto" ha detto Giovanni Toti mentre era in corso, a Palazzo Grazioli, la
riunione del comitato di presidenza. "Il cammino delle riforme
il governo ha già detto con grande chiarezza che proseguirà - ha
spiegato Toti - noi non ci sentiamo legati a condividere un
percorso nel suo totale perché quel totale prevedeva un
presupposto fondamentale che era: sulle istituzioni si sceglie
insieme e dunque anche sul capo dello Stato.
Ma nel partito c'è chi ovviamente, non ci crede. "Finito il patto del Nazareno come dice Toti? Questo significa che Fi voterà contro legge
elettorale e riforma costituzionale? Io insieme a tanti altri
colleghi ho già votato contro la legge elettorale e la riforma
costituzionale, mi consenta di citare san Tommaso: finché non
vedo non credo, vorrei vedere concretamente che le parole si
trasformassero in fatti" ha detto a Radio Radicale
l'europarlamentare di Forza Italia, Raffaele Fitto.
"Se il patto del Nazareno è finito,
meglio così. La strada delle riforme sarà più semplice. Arrivare
al 2018 senza Brunetta e Berlusconi per noi è molto meglio". Lo
scrive in una nota Debora Serracchiani, vice segretario del
Pd. "Noi andiamo avanti sulle riforme: la
prossima settimana si voterà da martedì a sabato". Così Maria
Elena Boschi, interpellata dai cronisti alla Camera. Allo stop
di Forza Italia al patto del Nazareno, il ministro delle Riforme
replica: "Abbiamo una maggioranza ampia alla Camera. Andiamo
avanti. Se ci ripensano, siamo qui".