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FAMIGLIA. "Patti pre-nozze" anche in Italia? Il Forum delle famiglie dice no

venerdì 11 giugno 2010
La Commissione Giustizia del Senato è pronta a raccogliere l'eventuale disegno di legge che l'Associazione Avvocati Matrimonialisti volesse avanzare per l'introduzione dei Patti pre matrimoniali purchè nella proposta vengano tutelati i diritti del coniuge più debole e dei minori. Lo ha assicurato il presidente della Commissione, il senatore Filippo Berselli del Pdl, nell'intervento che ha aperto a Bologna il convegno nazionale dell'Associazione Matrimonialisti.«Oggi nessun sistema giuridico in tema di patti pre matrimoniali può essere preso a modello dall'Italia - ha ricordato Berselli -. Negli altri Paesi, laddove i patti esistono, non sono ricondotti ad uniformità nè in termini di principi generali ed ispiratori, nè di metodologia nell'applicazione. In Italia bisognerà affrontare il tema attraverso un'approfondita analisi in termini innanzitutto di diritto comparato. I patti pre matrimoniali dovranno rappresentare una opzione in più, una libera scelta per chi decide di contrarre matrimonio".Il presidente Ami, l'avvocato Gian Ettore Gassani, ha promesso il disegno di legge entro l'inizio di ottobre e ha chiarito: "L'Ami lavora perchè venga introdotto l'istituto dei patti, da regolamentare però in termini di opzione. Così come accade nei grandi Paesi occidentali ogni coniuge in Italia dovrà poter liberamente scegliere di sottoscrivere o meno tali patti in un quadro di tutela inderogabile ed indispensabile dei diritti a favore del coniuge più debole e dei minori. Condizione inevitabile per evitare che i patti pre matrimoniali diventino una barbarie giuridica e sociale". "Patti e religione cattolica - ha aggiunto Gassani - non sono affatto incompatibili. Rispettare i diritti delle persone non significa mortificare i valori del matrimonio. Anzi, i patti determinerebbero una loro esaltazione. Perciò i cattolici si sentano tranquilli, così come i laici".Introdurre i patti, era stata una delle premesse del convegno, servirebbe anche a ridurre i tempi della giustizia; i tempi del processo di separazione e divorzio possono essere lunghissimi: quando la coppia non riesce a trovare accordi.