Polonia. Bartolomeo I e l'arcivescovo Gadecki pregano per la pace coi profughi ucraini
La Polonia è tra i Paesi di prima accoglienza che hanno visto arrivare un fiume umano di profughi dall'Ucraina in fuga dalla guerra.
In circa 90 sono accolti anche nel campus dell'Università Cardinale Stefan Wyszyński. Ed è qui, nell’ateneo dedicato all’antico primate che si oppose ai totalitarismi, che il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, li incontra e si commuove fino alle lacrime. “Semplicemente non c'è possibilità di immaginare quale grande devastazione abbia provocato questa orribile invasione nel popolo ucraino e nel mondo intero”, afferma, dopo aver incontrato a tu per tu il presidente dei vescovi del Paese, l'arcivescovo Gądecki. Lo riporta Vatican News.
Guerra "priva di senso"
Quando si trova davanti ai profughi il Patriarca ecumenico - in Polonia dal 27 marzo su invito dal presidente Andrzej Duda, col quale si è intrattenuto a colloquio - ringrazia con calore il Paese per l’ospitalità larghissima offerta agli ucraini. Certe volte, dice, mancano le parole per descrivere l’orrore, restano solo le lacrime.
“La vostra solidarietà con loro è un vero dono del cielo, è l'unica cosa che può vincere il male e l'oscurità nel mondo”, afferma Bartolomeo, a sua volta ringraziato da monsignor Gądecki. A neanche 80 anni dalla Seconda Guerra mondiale, l’Europa conosce di nuovo "la brama” di dominio e “la mancanza di rispetto per la vita e la dignità umane”, osserva il capo dei vescovi polacchi, richiamando le parole della sua lettera indirizzata giorni fa al Patriarca di Mosca Kyrill: “La guerra è sempre una sconfitta dell'umanità. Questa guerra (…) in ragione della vicinanza di entrambi i popoli e delle loro radici cristiane – è ancora più priva di senso”.
Gli incontri di Bartolomeo I
Molti degli ucraini in Polonia sono ortodossi e monsignor Gądecki ha assicurato che la Chiesa locale li sosterrà nei bisogni concreti e in quelli dello spirito, nel rispetto delle loro peculiarità. Durante l’incontro, riferisce un comunicato, si è pregato fra l’altro “per la rapida cessazione della guerra”, per la guarigione dalle ferite inferte da questa crudeltà, per le vittime e per “la conversione” del cuore di chi ha avviato il conflitto.
La preghiera del "Padre nostro" in inglese e ucraino e il segno della pace hanno concluso l’incontro, assieme alla benedizione dell'arcivescovo Gądecki. e di Bartolomeo I, che concluderà domani la visita in Polonia dopo gli incontri avuti, fra gli altri, con i rifugiati di guerra nel Centro di Cultura Ortodossa di Varsavia e con i fedeli nella Chiesa ortodossa Jan Klimak a Varsavia-Wola, accompagnato dal metropolita polacco ortodosso Sawa.
(Vatican News)