Attualità

LA FEDE NEL MIRINO. Il Parlamento contro la cristianofobia

Pier Luigi Fornari mercoledì 12 gennaio 2011
Due importanti decisioni sono state prese ieri dalla conferenza dei capigruppo della Camera. Il vertice di Montecitorio ha infatti deciso che oggi l’aula esaminerà e voterà le mozioni per la difesa della libertà dei cristiani nel mondo e perché cessino le persecuzioni contro di loro. Hanno presentato loro documenti il Pdl, il Pd e insieme Udc, Api, Fli e Mpa. Un analogo dibattito si svolgerà anche al Senato dove sono stati presentati cinque testi. La capigruppo della Camera ha deciso anche di calendarizzare per febbraio il dibattito sul proposta di legge sul fine vita. La commissione Affari sociali ha licenziato con qualche modifica il testo già approvato il 26 marzo del 2009 dalla Camera. «Siamo noi e l’Udc – ha riferito il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto – a sollecitare l’esame del provvedimento che è stato approvato da quattro mesi in commissione». L’esponente pidiellino ha spiegato che il dibattito «partirà a febbraio perché il calendario di gennaio è già pieno, inoltre alcune commissioni devono ancora esprimere il parere». «Grande soddisfazione», da parte del relatore Domenico Di Virgilio, che ha sottolineato: «Noi del Pdl vogliamo questa legge perché i cittadini la chiedono, è un provvedimento che rispetta la dignità delle persone e la professionalità del medico». Secondo Margherita Miotto del Pd, invece, la calendarizzazione dimostrerebbe che «la destra usa i temi della bioetica come clava ideologica». Per Livia Turco ci sarebbe stata «fretta» nel porre questo tema «nella disputa politica», perché il governo non avrebbe ancora reso noto lo stanziamento dei fondi necessari per l’assistenza dei malati in stato vegetativo. Invece il vicepresidente del Senato, Domenico Nania, del Pdl, condivide «la scelta di calendarizzare a febbraio» il provvedimento, perché «non è più il momento di temporeggiare su un tema così delicato e sensibile». Intanto il direttore del Dipartimento di oncologia medica dell’istituto nazionale tumori di Aviano, Umberto Tirelli, critica la posizione contraria alla legge espressa lunedì da Umberto Veronesi, che è anche senatore del Pd. «Ritengo invece – ha dichiarato l’esperto – che la nutrizione e l’idratazione siano un diritto di qualsiasi essere umano a prescindere dalle sue condizioni di salute». Tirelli inoltre è convinto del fatto che «piuttosto che da un freddo atto notarile, sia meglio che la nostra vita sia invece decisa, se non da noi stessi, da chi ci ama e possa prendere delle decisioni per noi nel nostro interesse e comunque eventualmente adeguandosi a quelle che sono oggi le aspettative di una malattia che tra l’altro potrebbero mutare velocemente». Tornando al dibattito sulle mozioni contro la persecuzione dei cristiani, si registravano ieri tentativi di arrivare alla votazione di un documento unitario. Nei testi presentati viene richiesta, tra l’altro, una conferenza internazionale in sede UE e Onu sulla libertà religiosa, per monitorare le persecuzioni ed impegnare gli Stati nel contrasto dell’intolleranza.