Curiosità. Da Narzole a Ortucchio, voti identici ai candidati
Che i centri urbani con meno di 15mila abitanti possano andare al ballottaggio è una circostanza molto improbabile, ma evidentemente non impossibile. In questi Comuni è previsto infatti un sistema maggioritario a turno unico: in sostanza viene eletto chi ottiene il maggior numero di voti (maggioranza relativa), e la lista collegata si aggiudica i 2/3 dei seggi del consiglio. In caso di parità tra due candidati alla carica di sindaco si procede al ballottaggio la seconda domenica successiva. Questo è appunto quanto accaduto anche domenica scorsa in 5 piccole cittadine italiane.
A Narzole, un paesino di 3.425 anime in provinvcia di Cuneo, il candidato della lista civica locale "Rinascita narzolese" ha infatti ottenuto lo stesso numero di voti dell'avversario di "Insieme si può". Entrambi hanno incassato 997 voti, un'eventualità davvero remota considerando anche il numero di schede bianche (15) e nulle (52). Entrambi se la vedranno al ballottaggio il 19 giugno prossimo. Stessa sorte toccata ai candidati sindaco di Ardenno, Valtellina: sia Laura Bonat di Civicamente sia Agostino speziale di Ardennovita hanno ottenuto 922 voti. Situazione identica anche a Casina, nel Reggiano (3679 elettori), a Civita D'Antino e a Ortucchio (L'Aquila).
Non resta ora che attendere l'esito del secondo turno il prossimo 19 giugno e stavolta non c'è dubbio che i cinque Comuni potranno festeggiare il loro nuovo sindaco: in caso di ulteriore parità infatti, così sancisce il regolamento, viene eletto il candidato più anziano.