TELEFONATA. «Ciao Michele, sono il Papa»
Ancora non si capacita Michele Ferri
della telefonata ricevuta da papa Francesco, al quale aveva
scritto una lettera in un momento di sconforto. "Eppure - dice -
mi ha chiamato davvero. L'ha fatto mercoledì scorso. Ero al
lavoro. L'ho riconosciuto grazie al fatto che mi parlava della
mia lettera che gli avevo spedito il 17 luglio allegando il mio
numero di cellulare".
"Una lettera di rabbia, con la quale mi chiedevo perché
capitano tutte alla mia famiglia, e per questo - racconta
Michele, che è costretto su una sedia a rotelle da un incidente
stradale - non mi sentivo di perdonare nostro Signore. Un
momento di sconforto che ha commosso, anzi fatto piangere papa
Francesco spingendolo a chiamarmi per confortarmi. Per la nostra
famiglia è stato un momento di grande speranza dopo la tragedia
che abbiamo vissuto".
La notizia è stata postata subito da Michele su Facebook per
condividerla con i tanti amici e con la città di
Pesaro che non gli ha mai fatto mancare la solidarietà e
l'affetto. Andrea Ferri, proprietario di alcuni distributori di
benzina, era persona conosciuta in città e benvoluta. I suoi
presunti assassini sono in carcere e continuano ad
accusarsi a vicenda.