Il dg da Padoan. Dall'Orto se ne va dalla Rai
Il dg della Rai lascia il ministero del Tesoro dopo l'incontro con Padoan
E' durato poco più di un'ora e mezza l'incontro di Campo dall'Orto con Padoan. Il direttore generale della Rai ha rimesso il mandato nelle mani del ministro che ne ha preso atto (a due anni dalla nomina) dopo la bocciatura del piano dell'informazione e le dimissioni di un membro del cda.
Le sentenze della Corte costituzionali a tutela del pluralismo impediscono al ministro di entrare nella gestione diretta dell'azienda. Ma il dicastero, in quanto azionista, non può ignorare lo stato di paralisi nel quale si trova la Rai.
Le dimissioni, per diventare operative, devono essere presentate al presidente Monica Maggioni. Il direttore generale potrebbe restare in carica almeno fino alla presentazione dei palinsenti agl inserzionisti prevista per il 28 giugno. Il dg ha illustrato a Padoan i quattro dossier critici sui quali la Rai si è di fatto bloccata dopo averne parlato in commissione di Vigilanza. Il più delicato resta la regolamentazione del compenso degli artisti entro i 240.000 euro, un vero terremoto che potrebbe vedere alcuni volti di punta abbandonare l'azienda. Ci sono poi il nodo del contratto di servizio e l'incognita del piano dell'informazione sonoramente bocciato durante l'ultimo cda.
Lo scorso 22 maggio il cda dell'azienda aveva bocciato il piano per la riforma delle news, dopo le tensioni che avevano opposto negli ultimi mesi direttore generale e gran parte dei consiglieri.
Campo Dall'Orto era entrato in rotta di collisione con lo stesso leader del Pd Matteo Renzi - che pure lo aveva voluto alla guida della Rai nel 2015, da presidente del Consiglio - per scelte «compiute troppo in autonomia».
Con la legge di riforma del broadcaster pubblico, lo scorso anno Campo Dall'Orto aveva assunto i poteri di un vero e proprio amministratore delegato. In attesa di indicazioni da parte del ministero dell'Economia, che è l'azionista di maggioranza, la Rai continuerà a essere guidata dalla presidente Monica Maggioni.
Secondo i sindacati dei giornalisti «Antonio Campo Dall'Orto non è l'unico responsabile del fallimento di questi 2 anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della Presidente e del Consiglio di Amministrazione».