Firenze. Ordigno alla libreria Bargello, stabili le condizioni dell'artificiere
Sono stabili le condizioni del sovrintendente di polizia ferito dallo scoppio di un ordigno ieri a Firenze. L'artificiere è ricoverato in terapia intensiva del Cto dell'Ospedale di Careggi ed ha ricevuto la visita del ministro Minniti e del capo della Polizia Gabrielli. La prognosi rimane riservata "per il completamento delle attività diagnostiche successive agli interventi eseguiti e al relativo percorso assistenziale". Ieri al poliziotto è stata amputata la mano sinistra. Non è invece ancora possibile valutare la funzionalità dell'occhio destro.
L'ordigno, infilato tra le maglie della saracinesca della libreria Bargello, associazione vicina al movimento di destra Casa Pound, in via Leonardo da Vinci è esploso ieri mattina all'alba. A notare l'involucro sospetto - per la presenza di alcuni fili - era stato un funzionario della Digos: l'ordigno era dotato di un timer, come hanno accertato i successivi rilievi della Scientifica, e probabilmente l'artificiere, prontamente intervenuto con una volante, è stato investito dallo scoppio proprio nel momento in cui il timer concludeva la sua corsa. Evidente - per gli investigatori - la "natura politica" di quello che è da considerarsi un vero e proprio attentato, "in relazione all'obiettivo e alle caratteristiche del manufatto" collocato davanti alla libreria. "Si tratta del terzo attentato subito dalla libreria Il Bargello nell'ultimo anno", ha rivelato il leader di Casa Pound Italia, Gianluca Iannone.
Il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, ha condannato l'accaduto, parlando di "episodio gravissimo" e "senza alcuna giustificazione. I colpevoli devono essere presto assicurati alla giustizia. Firenze è città di pace e non è rappresentata da orrori di questo genere".