Salsicce, prosciutto e la carne
trattata industrialmente causano il cancro del colonretto e
"probabilmente" anche la carne rossa. È l'allarme
dell'Organizzazione mondiale della sanità che ha pubblicato la
ricerca che era stata anticipata a grandi linee nei giorni scorsi.
I risultati "confermano il consiglio di un consumo limitato di
carne", ha commentato l'Agenzia internazionale per la ricerca sul
cancro (Airc) che ha confrontato più di 800 studi che collegano
una dieta a base di carne e il cancro: le carni processate come hot dog e prosciutto sono state inserite nella lista 1, che contiene già tabacco, asbesto (o amianto) e fumi da diesel, per cui ci sono "sufficienti prove" di legame con il cancro.
Nella lista nera dell'Airc sono incluse la carne di maiale,
quella di manzo, di vitello, di agnello, di montone, di cavallo e
di capra. La carne rossa, in cui sono inseriti manzo, agnello e maiale, è invece classificata come "probabile" cancerogeno nel gruppo 2A, dove si trova anche il glifosato, ingrediente attivo di molti diserbanti. Il rapporto cita come malattie connesse il cancro non solo all'intestino, ma anche al pancreas e alla prostata. La decisione della International
Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms di inserire carni
lavorate e carni rosse nella lista delle sostanze cancerogene è
"un invito a tornare alla dieta mediterranea". È il commento
'a caldò di Carmine Pinto, presidente dell'Associazione
Italiana di Oncologia Medica (AIOM), al rapporto pubblicato su
Lancet Oncology.
"La Iarc conferma dati che conoscevamo da tempo - spiega
Pinto - ovvero che la presenza di conservanti o di prodotti di
combustione in questi alimenti è legata ad alcuni tipi di
tumore. Per quanto riguarda le carni rosse è una questione di
modalità e di quantità, non esiste una 'soglia di esposizionè
oltre la quale ci si ammala sicuramente. Il messaggio che
dobbiamo dare è che la carne rossa va consumata nella dovuta
modalità, una o due volte a settimana al massimo. Il messaggio
principale è invece un invito a tornare alla dieta mediterranea,
che ha dimostrato invece di poter diminuire il rischio di
tumore".