Draghi. «Omicron apre nuova fase, servono tamponi tra la seconda e la terza dose»
Durante la conferenza stampa di fine anno, il premier Mario Draghi, in vista della cabina di regia prevista domani, mette sul tavolo gli interventi di cui si parla da giorni: "Dobbiamo difendere la normalità raggiunta. Significa niente chiusure, scuola in presenza, socialità soddisfacente. Per mantenerla bisogna prendere le misure necessarie. Faccio degli esempi: mascherine anche all'aperto, la Ffp2 in ambienti chiusi, l'applicazione del tampone in quel periodo del Green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce rapidamente e la terza dose ancora non è fatta". Non si esclude che il tampone per chi è tra seconda e terza dose possa essere gratuito.
Tra i temi che verranno affrontati domani, anche lo smart working. Mentre non sarà oggetto di valutazione il prolungamento della pausa scolastica. "Alla scuola serve uno screening, test e vaccini, ora anche per i bambini. Faremo di tutto perché i giovani e i ragazzi non vivano l'esperienza vissuta nei mesi passati". E ammette: forse il Green pass è stato interpretato come un segno di libertà definitiva.
Realista, Draghi, sull'impatto di Omicron per l'economia: "Al momento non abbiamo nuove stime, in Germania abbiamo indici in negativo, in Italia non vediamo ancora questo. Perciò dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili". Circa l'obbligo vaccinale, "resta sempre sullo sfondo. Lo valuteremo. Valuteremo se estenderlo ad altre categorie. Non so se lo discuteremo domani, ma se i dati peggiorano sarà oggetto di discussione a brevissimo".