Dopo gli istituti tecnici e quelli professionali, la riforma delle superiori tocca ora ai licei. Saranno sei per un totale di dieci indirizzi di studio. Il via libera al regolamento di riforma è stato dato questa mattina dal consiglio dei ministri. Accanto al classico, allo scientifico, al linguistico e all’artistico, a partire dal 2010 ci saranno anche il liceo delle scienze sociali (che sostituisce il vecchio liceo socio-psicopedagogico) e il liceo musicale e coreutico. «Il regolamento vuole coniugare la tradizione con l'innovazione privilegiando la qualità» per avere «una scuola che guardi al futuro, recuperando al meglio la tradizione ma senza essere autoreferenziale e comunque legata al mondo del lavoro» ha spiegato il ministro Mariastella Gelmini illustrando il provvedimento, approvato in prima lettura, a cui ora “seguirà una concertazione e una seconda lettura».Tra le novità l’introduzione dell’inglese in tutto il quinquennio del classico, la creazione di un indirizzo scientifico-tecnologico nello scientifico, l’insegnamento in lingua straniera di una materia non linguistica dal terzo anno del liceo linguistico, l’istituzione dell’indirizzo economico-sociale accanto a quello tradizionale nel liceo delle scienze sociali. La riforma partirà dal 2010 e coinvolgerà le classi prime e seconde e andrà a regime nel 2013.«Si apre una nuova stagione di opportunità di studio con piani più moderni ed europei» commenta la presidente della Commissione Istruzione della Camera, Valentina Aprea. «Con la condivisibile riduzione dei licei, si cancellano, però, anche buone sperimentazioni e innovazioni sviluppatesi in questi decenni» ribatte la responsabile scuole del Pd Mariangela Bastico.