Bambino Gesù. Oltre 150 anni di storia nel nuovo progetto audio e video dell'ospedale
Da sinistra Francesco Di Nitto (Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede), Andrea Pepe (CAST), mons. Dario Edoardo Viganò (Presidente CAST), Mariella Enoc (Presidente Bambino Gesù) - Bambino Gesù
Il progetto s’inserisce nell’ambito delle attività del Cast di UniNettuno che dal 2020 si occupa dello studio del rapporto tra cattolicesimo, cinema e audiovisivi. La digital library del Cast si propone difatti come portale storico che possa funzionare col tempo da aggregatore e porta d’accesso online al patrimonio storico digitalizzato su cattolicesimo e audiovisivi, oggi disseminato nelle collezioni dei più svariati soggetti conservatori. Attualmente ospita i cinegiornali "Roma nel mondo" (1955-1960) della San Paolo Film e da oggi anche documenti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù. L’archivio storico video-fotografico dell’ospedale della Santa Sede, una selezione del quale troverà gradualmente ospitalità sulla digital library del Cast, conta circa 15 mila immagini digitalizzate, dalla nascita dell’ospedale ai nostri giorni, che si arricchiscono ogni 6 mesi della documentazione fotografica degli eventi correnti. Sono, inoltre, presenti 300 video, il primo dei quali racconta la visita di Giovanni XXIII in ospedale nel 1958.A ricordare la centralità delle fonti audiovisive per la comprensione degli eventi storici ci ha pensato monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente del Cast, aggiungendo che «il legame tra memoria audiovisiva e la ricerca storiografica rimane un racconto sempre in movimento». Il lavoro di ricerca è capace, attraverso foto e spezzoni sonori e cinefotografici – aggiunge monsignor Viganò - di «raccontare da una prospettiva inedita la peculiare storia dell’Ospedale dei bambini, soprattutto nel suo stretto rapporto con i pontefici e la Santa Sede. È necessario non disperdere una memoria che permette di gettare una luce inedita sulla storia culturale del nostro Paese e, in altri termini, di testimoniare l’evoluzione in campo scientifico, ma anche socio-culturale, che ha portato il Bambino Gesù a essere oggi il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa, con una rete di interventi che si estende in quattro continenti».Bambino Gesù
Ripercorrere la storia dell'Ospedale è importante – sottolinea inoltre l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede Francesco Di Nitto - «non solamente per conoscere più da vicino quello che è divenuto uno dei poli sanitari pediatrici più importanti a livello internazionale, ma anche per il suo collegamento, in senso più ampio, con la tematica della conservazione della memoria e della valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo attraverso l’archiviazione digitale, coerentemente con le attuali priorità al livello nazionale e internazionale di digitalizzazione e innovazione». L’idea di raccogliere in un archivio in divenire più di 150 anni di storia in immagini e video ha avuto il plauso anche del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani che, in un messaggio inviato ai promotori dell’iniziativa, ribadisce come questo progetto «risponda pienamente ad una esigenza culturale volta al recupero, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio storico audiovisivo cattolico e per questo va sostenuto e incoraggiato perché la conoscenza, oggi, dell’ospedale dei bambini e, domani, di tanti altri tesori, sia diffusa a tutti i livelli tenendo conto non soltanto dei grandi avvenimenti, ma anche della vita quotidiana di enti e istituzioni cattoliche».