Coronavirus. Nuovi casi sotto i mille, non accadeva da due mesi. E calano i morti (165)
L'infografica che visualizza la curva dei nuovi contagi dal 24 febbraio a ieri
Non accadeva dal 6 marzo che i nuovi contagi scendessero sotto i mille. E scendono anche i morti, ampiamente sotto i duecento. "Il virus se ne sta andando, a passo veloce - secondo il virologo Guido Silvestri, della Emory University di Atlanta - e noi lo accompagniamo volentieri alla porta". Prima di vedere le cifre quotidiane, bisogna annotare che il Covid-19 sembrerebbe effettivamente perdere qualche colpo o almeno questo suggeriscono i numeri attuali comparati a quelli di un mese fa.
Passo indietro fino allo scorso 3 aprile, quando si era registrato il maggior numero di ricoverati nelle terapie intensive. I positivi di quel giorno erano 85.388, nelle terapie intensive si trovavano 4.068 persone, nei reparti ospedalieri ordinari 28.741 e in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi 52.579 persone. In percentuale, il 4,76% dei positivi il 3 aprile era appunto in terapia intensiva, il 33,65% in reparto ordinario e il 61,57% soltanto in isolamento. Poco più d'un mese dopo la situazione, come detto, è parecchio cambiata. I positivi di oggi, 10 maggio, sono 83.324 (2.064 in meno rispetto al 3 aprile) e nelle terapie intensive si trovano 1.027 persone, nei reparti ospedalieri ordinari 13.618 e in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi 68.679 persone. In percentuale, l’1,23% dei positivi oggi è in terapia intensiva, il 16,34% in reparto ordinario e l’82,42% in isolamento. Ricapitolando, rispetto a un mese fa, assai meno persone con il Covid finiscono in terapia intensiva, assai meno devono essere ricoverate e sono molte più quelle che se la cavano con sintomi lievi o senza sintomi. Qualcosa insomma è cambiato. Magari, chissà, anche nel virus. Ma veniamo all’aggiornamento quotidiano dalla Protezione civile.
Nuovi contagi. Il numero più basso da due mesi: sono 802 (sabato 1.900, domenica 1.389, lunedì 1.221, martedì 1.075, mercoledì 1.444, giovedì 1.401, venerdì 1.327 e ieri 1.083), di questi, 282 (venerdì 698 e ieri 502), si registrano in Lombardia. I tamponi effettuati sono 51.678 (martedì 55.263, mercoledì 64.263, giovedì 70.359, venerdì 63.775 e ieri 69.171), con un rapporto di positività che resta a 1,6%, il più basso finora.
Totale dei casi. Sono 219.070 le persone che hanno contratto il Covid-19 (compresi guariti e deceduti) dall’inizio della pandemia.
Morti. Sono 165 (lunedì 195, martedì 236, mercoledì 369, giovedì 274, venerdì 243 e ieri 194) e la metà, 85, è in Lombardia. Il totale arriva drammaticamente a 30.560 dall’inizio della pandemia.
Attuali positivi. Scendono a 83.324 (martedì 98.467, mercoledì 91.258, giovedì 89.624, venerdì 87.961 e ieri 84.482), 1.518 in meno rispetto a ieri (mercoledì meno 6.939, giovedì meno 1.904, venerdì meno 1.663 e ieri meno 3.119).
Ricoverati nelle terapie intensive. Sono 1.027 (martedì 1.427, mercoledì 1.333, giovedì 1.311, venerdì 1.168 e ieri 1.034).
Ricoverati in reparti ospedalieri ordinari. Sono 13.618 persone (martedì 16.270, mercoledì 15.769, giovedì 15.174, venerdì 14.636 e ieri 13.834), 216 in meno rispetto a ieri.
In isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 68.679 persone (martedì 80.770, mercoledì 74.426, giovedì 73.139 e ieri 72.157), cioè oltre l’82% degli attuali positivi (stessa percentuale di ieri).
Guariti e dimessi. Sono 2.155 (martedì 2.352, mercoledì 8.104, giovedì 3.031, venerdì 2.747 e ieri 4.008), portando il numero complessivo dall’inizio della pandemia a 105.186.
Nel dettaglio regionale, i casi attualmente positivi sono 30.190 in Lombardia, 13.650 in Piemonte, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 2.900 in Liguria, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 1.915 in Campania, 1.671 in Abruzzo, 851 in Friuli Venezia Giulia, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 596 in Calabria, 515 in Sardegna, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 218 in Molise, 143 in Basilicata, 113 in Umbria e 113 in Valle d’Aosta.