Fisco. Successione e superbollo: come potrebbero cambiare
Una sede dell'Agenzia delle Entrate
Nel Cdm di oggi, il governo punta a semplificare la corposa normativa che riguarda le successioni e gli adempimenti previsti attualmente. Si interviene anche sulle successioni e le imposte per bollo, registro, ipoteca e tributi speciali catastali che riguardano i servizi dell'Agenzia delle entrate. Si punta ad un tributo unico. Si cambia anche sui patti di famiglia, i cosiddetti trust. Gli interventi sono previsti da un decreto legislativo che rappresenta un nuovo step della riforma fiscale.
Si punta ad introdurre anche per la successione l'autoliquidazione delle imposte così come avviene già per le dichiarazioni dei redditi. Si aggiorna inoltre la normativa dei trust e si rivedono le tabelle relative agli adempimenti.
Per quanto riguarda la successione, si legge in una bozza del decreto, «la dichiarazione è presentata con le modalità telematiche stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate. Per i soggetti non residenti, la dichiarazione può essere spedita mediante raccomandata o altro mezzo equivalente dal quale risulti con certezza la data di spedizione». Insomma anche per la successione si arriva a una sorta di precompilata.
Si dirà inoltre addio all’imposta di bollo, a quelle ipotecaria e catastale, ai tributi speciali catastali e alle tasse ipotecarie: saranno sostituite da un tributo unico, «eventualmente in misura fissa», si ipotizza.
Per quanto riguarda i trust, l’intenzione è facilitare i passaggi generazionali. Si prevede ad esempio che non sono soggetti all’imposta i trasferimenti, effettuati anche tramite i patti di famiglia a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di azienda, di quote sociali e di azioni. Il beneficio si applica a condizione che chi ne gode detenga il controllo per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data del trasferimento.
Si aggiungono quindi da un punto di vista normativo anche i trust nell'imposta di successione e si specifica che se il trust è residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale l'imposta è dovuta per tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se chi dispone non è residente in Italia al momento della separazione patrimoniale, l'imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato.
Il decreto legislativo richiamerà anche l’impegno a valutare «l’eventuale e progressivo superamento» del superbollo auto. La relazione introduttiva del provvedimento ricorda che l’articolo 10 della legge delega sulla riforma fiscale impegna il governo, tra le altre cose, a «riordinare le tasse automobilistiche, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l’eventuale e progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica per le autovetture e gli autoveicoli destinati al trasporto promiscuo di persone e cose, aventi potenza superiore a 185 chilowatt, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore delle tasse automobilistiche». Tuttavia, il percorso è solo accennato.
Per quanto riguarda i servizi catastali, l’intervento più significativo riguarda la previsione di gratuità relativa alle consultazioni della base informativa catastale per via telematica.