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No green pass. Sgomberato il porto di Trieste, ma la protesta va avanti

Redazione Internet lunedì 18 ottobre 2021

Sgomberato il molo 4 del porto di Trieste, ma la protesta va avanti. I manifestanti no green pass del porto di Trieste rimasti si sono avvicinanti alla zona di piazza Unità e alcuni già si sono radunati nella piazza stessa, presidiata da polizia e Guardia di finanza.

Questa mattina i manifestanti avevano atteso i poliziotti seduti, lungo la strada, intonando cori come "La gente come noi non molla mai" e "Libertà". I poliziotti erano dai mezzi in tenuta antisommossa e un funzionario ha più volte invitato i presenti a disperdersi "in nome della legge".

I lavoratori portuali di Trieste, in tuta gialla, avevano costituito un cordone tra la polizia e i manifestanti no Green pass per evitare contatti con le forze dell'ordine. "No politica, no provocazioni" grida al megafono Stefano Puzzer, portavoce del Clpt, invitando i manifestanti ad arretrare.

Poi sono stati azionati gli idranti. Una volta chiusi gli idranti, i manifestanti si sono seduti nuovamente tenendosi per mano o abbracciandosi, mentre i mezzi della polizia hanno avanzato lentamente. Poco prima di lanciare nuovamente acqua, i poliziotti hanno tentato vanamente di alzare da terra i portuali che si tenevano per mano.

A quel punto la polizia ha sparato lacrimogeni sui manifestanti, disperdendo la folla che continuava a stazionare.

Stando a fonti della Questura, un agente del Reparto mobile è rimasto ferito nelle operazioni di sgombero del Varco 4 del Porto di Trieste. Si ignorano le sue condizioni, che tuttavia non dovrebbero essere preoccupanti. La polizia, intanto, sta vagliando la posizione di 5/6 persone che manifestavano.

Ansa

Nel corso della manifestazione due lavoratori avevano accusato un lieve malore, la barriera di agenti si è dunque aperta per farli passare ed entrare nel porto per essere soccorsi.

Poco prima delle 7, alcuni veicoli erano riusciti a entrare allo scalo attraverso il varco, senza difficoltà. Alle 7 al presidio era arrivato anche Stefano Puzzer, il portavoce dimissionario del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste. "Questo non può andare avanti. Non andiamo via, stiamo qui", aveva detto. E successivamente aveva aggiunto Puzzer: "La nostra preoccupazione è che nessuno si faccia male".

Reuters

Mattarella: atti di violenza che ostacolano la ripresa

"Sorprende e addolora che proprio adesso, in questi momenti, non quando vi erano momenti con l'orizzonte oscuro, quando si temeva il crollo del Paese, ma oggi, adesso, in cui vediamo una ripresa incoraggiante, economicamente, socialmente, culturalmente, in cui il Paese si sta rilanciando, proprio adesso esplodono fenomeni, iniziative ed atti di violenza, di aggressiva contestazione, quasi a volere ostacolare, intercettare la ripresa che il Paese sta vivendo e che deve essere condotta a buon fine, con fatica, con impegno, ma in maniera indispensabile". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università di Pisa. "Sono comportamenti - ha aggiunto il Capo dello Stato - che creano allarme, o meglio, creano tristezza, non molto allarme, perché si infrangono contro la determinazione, il senso di responsabilità, il senso civico dei nostri concittadini, della stragrande parte, della quasi totalità dei nostri concittadini. Questa è la vera forza del nostro Paese, il senso civico che la nostra gente esprime, coltiva, manifesta e pone in essere".