Attualità

EMERGENZA IMMIGRAZIONE. Naufragio barcone, è strage «Morti e centinaia di dispersi»

mercoledì 6 aprile 2011
Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi nel naufragio avvenuto la scorsa notte a 39 miglia da Lampedusa, in acque maltesi, durante le operazioni di soccorso di un barcone che aveva lanciato l'Sos e che si è poi ribaltato. Sul posto motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle, nonché mezzi civili e aerei. Sono stati avvistati almeno venti corpi; ci sarebbero anche bambini. I 47 tratti in salvo (a cui se ne sono aggiunti altri 4 nel corso della giornata) hanno trovato posto su una motovedetta che ha fatto rotta a Lampedusa per le cure mediche e sono stati ricoverati nella ex base Loran, dov'erano stati finora alloggiati i minori. Tra loro, informano fonti della Guardia costiera, non ci sono feriti gravi. Le condizioni meteomarine restano difficili. Le testimonianze sono drammatiche: a bordo ci sarebbero stati oltre 350 migranti e 40 sarebbero stati bambini e donne, secondo l'Organizzazione mondiale delle migrazioni. Il barcone proveniva dalla Libia e a bordo, spiegano ancora dall'Oim, secondo quanto accertato, c'erano somali, eritrei, nigeriani, cittadini del Bangladesh, della Costa d'Avorio, del Ciad e del Sudan.LA TESTIMONIANZA"Ho perso tutta la mia famiglia. Mia moglie e il mio figlio sono morti tra le onde. Il mio bambino aveva solo tre anni". È la testimonianza di uno dei 48 superstiti del naufragio avvenuto all'alba a 39 miglia a sud di Lampedusa, raccolta dai soccorritori. "Eravamo in mare da tre giorni - dice ancora stremato -, la nave imbarcava acqua e quando abbiamo visto la nave procedere lentamente verso di noi a motori spenti ci siamo fatti prendere dal panico. Ci siamo agitati e il barcone si è capovolto. A bordo c'erano 370 persone".A TRIPOLI MISSIONE CONCLUSAMissione riuscita a Tunisi per il ministro Roberto Maroni. Il responsabile del Viminale ha infatti firmato ieri sera un protocollo d'intesa con il governo tunisino per fronteggiare l'emergenza immigrati. "Abbiamo sottoscritto un accordo tecnico sulla cooperazione tra Italia e Tunisia contro l'immigrazione clandestina: oltre al rafforzamento della collaborazione tra forze di polizia, sono previsti anche rimpatri", ha annunciato il ministro. Su quest'ultimo problema si prevede in particolare che personale consolare tunisino arrivi in Italia nelle prossime ore per collaborare all'attività dei Centri di accoglienza: basterà il riconoscimento dei singoli migranti per avviarne il ritorno in patria con procedura semplificata. Ma si esclude che si possa procedere a rimpatri di massa e forzati riguardanti le migliaia di tunisini giunti in Italia negli ultimi mesi. Oggi sarà intanto firmato il decreto del presidente del Consiglio che prevede la concessione del permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi ai tunisini arrivati dall'inizio dell'anno in Italia (si calcola che siano all'incirca circa 20 mila). Con questo permesso potranno muoversi nell'area dei Paesi europei che hanno sottoscritto gli accordi di Schengen sulla libera circolazione. Il provvedimento non avrà valore per i migranti che arriveranno in Italia successivamente alla sua entrata in vigore ma dovrebbe nell'immediato allentare la pressione sul nostro Paese perché si prevede che gli immigrati si disperdano sul territorio europeo cercando di ottenere i ricongiungimenti famigliari.L'auspicio del governo è che l'intesa raggiunta tra Italia e Tunisia insieme al decreto sul permesso di soggiorno ridimensionino gli sbarchi sulle coste siciliane. Secondo Maroni, l'accordo con Tunisi dovrebbe consentire "di chiudere i rubinetti dei flussi di immigrati irregolari che è quello che intendiamo fare in piena collaborazione con le forze di sicurezza tunisine, collaborando e fornendo loro tutti i mezzi necessari". I particolari dell'accordo verranno resi noti oggi pomeriggio nel vertice già programmato tra governo e governatori delle Regioni proprio sull'emergenza immigrazione. Le nove ore della riunione di ieri tra Maroni e i vertici del governo tunisino indicano che non è stato facile raggiungere l'accordo. L'intesa prevede anche la donazione alla Tunisia di sei motovedette, quattro pattugliatori e un centinaio di fuoristrada in modo che possano riprendere i controlli sulle coste. Particolari aiuti allo sviluppo verranno messi in moto nelle prossime settimane. Il ministro dell'Interno ha precisato che si è trattato di una trattativa lunga e non facile, ma che ora inizia una fase di cooperazione più intensa e che ci sono tutti i presupposti per il contrasto e la gestione dell'immigrazione irregolare.L'istituzione di un Gruppo di contatto interministeriale per il monitoraggio e l'applicazione dell'accordo siglato ieri a Tunisi dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Questa la decisione emersa dal vertice interministeriale sulla crisi libica e sull'emergenza immigrati provenienti dal Nord Africa, tenutosi a palazzo Chigi e presieduto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio che specifica che a far parte del gruppo, oltre alla presidenza del Consiglio, saranno anche i ministri degli Esteri, dell'Interno, della Difesa, delle Infrastrutture e dei trasporti, dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali, con il coordinamento dell'Ufficio del Consigliere diplomatico del presidente del Consiglio. A margine della riunione nessuno dei partecipanti ha voluto rilasciare dichiarazioni.A LAMPEDUSA NUOVI ARRIVIA Lampedusa continuano però ad arrivare i barconi dei migranti. Solo nella giornata di ieri sono arrivate oltre 900 persone. Il numero degli immigrati presenti nell'isola è tornato a essere di 1.500, nonostante  le evacuazioni dei giorni scorsi. Quasi 500 migranti di questo nuovo gruppo sono libici. Si teme che la guerra civile in corso in Libia possa dar luogo a una ondata di profughi.LA DISTRIBUZIONE DEI MIGRANTISi riaccende nel frattempo la polemica tra Regioni e governo sull'equa distribuzione dei migranti sul territorio nazionale. Dichiara Renata Polverini, governatore del Lazio, a proposito dell'eventuali che oltre mille migranti siano accolti nella sola Civitavecchia: "Se questo è un paese che deve accogliere, come noi siamo convinti, lo deve fare in maniera dignitosa, garantendo la sicurezza dei territori e coinvolgendoli tutti: centro, sud e nord". 531 nordafricani provenienti da Lampedusa, a bordo della nave Excelsior sono sbarcati in mattinata a Napoli, ad attenderli 11 bus che hanno condotto i migranti a Santa Maria Capua Vetere, dove verranno ospitati nella tendopoli allestita nella caserma Andolfato. La nave Clodia proveniente da Civitavecchia ha attraccato intorno alle 10 al molo Italia del porto di Livorno. A bordo circa 200 immigrati che saranno smistati in varie centri di accoglienza della Toscana. Stasera 500 arriveranno a Cagliari.Sono stati tutti trasferiti da Lampedusa i 212 immigrati minori che fino a stamani erano ancora sull'isola. I giovani nei giorni scorsi avevano dato vita ripetutamente a proteste, anche danneggiando locali della parrocchia dov'erano ospitali, e alcuni di loro avevano compiuto atti di autolesionismo per chiedere di lasciare Lampedusa. IL 26 APRILE VERTICE SARKOZY-BERLUSCONIIl vertice bilaterale Italia-Francia tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy si terrà a Roma il 26 aprile. È quanto si apprende da fonti governative. Il vertice avrà al centro il problema dell'emergenza immigrazione, la crisi libica e più in generale l'evolversi della situazione nei paesi del Nord Africa.