Naufragio in Grecia. Il video di Frontex e quel barcone stracarico in balia del mare
Nel video di Frontex il barcone stracarico di migranti in navigazione tra la Libia, da dove era partito quattro giorni prima, e l'Europa. Le immagini sono state registrate il 13 giugno alle ore 9.48 Utc. Il naufragio è avvenuto la notte tra il 13 e il 14 giugno
Salgono a 80 le vittime accertate del tragico naufragio avvenuto a sud del Peloponneso, in Grecia, la settimana scorsa. I soccorsi hanno recuperato i corpi di altri due uomini a largo di Pylos. Le persone tratte in salvo sono ancora 104, mentre mancano all'appello almeno 600 persone, tra cui 100 bambini che al momento del naufragio si trovavano nella stiva. I corpi sono stati trasportati nel porto di Kalamata. Proseguono intanto le ricerche della Guardia costiera.
Il racconto di un sopravvissuto
"La Guardia costiera greca ci ha detto che ci avrebbe portato in acque italiane, che ci stavano spingendo. Era una nave da guerra. Poi la nostra barca si è ribaltata. Sono finito in mare, urlavo, non hanno fatto nulla per salvarci. Ho cercato di rimanere a galla per mezz'ora poi quando sono arrivate le barche della Guardia costiera mi sono allontanato perchè avevo paura. Ho visto la luce di una nave commerciale in lontananza e l'ho raggiunta". E' la testimonianza-choc che sta circolando in queste ore su twitter. Si Tratta di un sopravvissuto siriano che racconta cosa è successo quella notte, fra martedì e mercoledì di una settimana fa, quando il barcone, partito dalla Libia, si è inabissando portandosi dietro almeno 600 persone (fra cui 100 bambini).
La ricostruzione della Guardia costiera greca
"In totale, il peschereccio ha percorso una distanza di circa 30 miglia nautiche dal momento del rilevamento al momento dell'affondamento" ha dichiarato la Guardia costiera greca in un comunicato. "Il chiarimento", precisa la nota, arriva a seguito delle "pubblicazioni della stampa internazionale e nazionale" secondo cui il peschereccio sovraffollato non si è mosso per almeno 7 ore prima di capovolgersi. "Nelle ore pomeridiane" di martedì 13 giugno, l'imbarcazione dei migranti "è stata avvicinata da una nave cisterna per fornire assistenza", continua il comunicato della Guardia costiera costiera sul naufragio del peschereccio a largo di Pylos. Nel testo si specifica nuovamente che i migranti a bordo avevano fatto resistenza e che poi il peschereccio si è fermato ed "è iniziato il rifornimento di viveri". Dalle ricostruzioni delle autorità elleniche si legge anche che una seconda nave cisterna si è impegnata ad avvicinarsi all'imbarcazione dei migranti per fornire provviste, ma il peschereccio avrebbe fatto resistenza e si sarebbe spostato verso ovest. Alla fine, la nave cisterna ha iniziato la procedura di rifornimento ma al termine di questa i migranti "hanno iniziato a gettare le provviste in mare". "L'intero processo di rifornimento di provviste agli occupanti del peschereccio da parte delle due navi commerciali è durato in totale più di quattro ore e trenta minuti", aggiunge la Guardia costiera, specificando che "nelle ore serali" è arrivata nella zona una loro motovedetta e "ha avvistato il peschereccio che si muoveva autonomamente, a bassa velocità". Secondo la ricostruzione delle autorità elleniche, la motovedetta "ha avviato una procedura di avvicinamento all'imbarcazione per accertarsi delle condizioni attuali del natante e dei suoi occupanti", mentre "la nave si è fermata di nuovo per alcuni minuti durante l'avvicinamento da parte della motovedetta e poi ha continuato la sua rotta".
"Dal momento in cui è stato completato il processo di rifornimento fino all'immobilizzazione del peschereccio a causa di un guasto meccanico, il peschereccio ha percorso una distanza di circa 6 miglia nautiche" conclude la Guardia costiera greca.
Islamabad: 300 cittadini pachistani annegati a Pylos
Più di 300 pachistani sono annegati nel naufragio del peschereccio al largo delle coste greche del Peloponneso: il numero delle vittime è stato reso noto dal presidente del Senato di Islamabad Muhammad Sadiq Sanjrani inviando le condoglianze alle famiglie. Lo scrive la Cnn. "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con voi e preghiamo che le anime defunte trovino la pace eterna", ha detto Sanjrani. "Questo devastante incidente sottolinea l'urgenza di affrontare e condannare l'esecrabile traffico illegale di esseri umani". Le autorità greche non hanno ancora confermato il bilancio delle vittime pakistane.