Roma. Nasce il Parco archeologico del Colosseo. E anche una soprintendenza speciale
Il Colosseo. Per Roma un grande parco archeologico e una soprintendenza speciale (Ansa)
Nasce il Parco Archeologico del Colosseo di Roma. Lo ha annunciato oggi il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, oggi al Mibact. Il Parco viene istituito con un decreto ministeriale.
Si tratta di "un Parco Archeologico che avrà l'autonomia di cui godono gli altri parchi archeologici", ha spiegato Franceschini, sottolineando che il direttore della nuova entità verrà scelto con la selezione internazionale. E avrà la competenza sul Colosseo, sul Foro Romano, sul Palatino e sulla Domus Aurea. "Verrà fatta una selezione solo per il Colosseo - ha spiegato Franceschini - e il profilo cercato sarà quello naturalmente di un archeologo. Nel frattempo, ci sarà una gestione ad interim".
Accanto al parco nascerà anche una soprintendenza ad hoc per il resto della città. "Il territorio di Roma sarà competenza di un'unica soprintendenza speciale", ha detto il ministro spiegando che in pratica sarà realizzata una entità che "avrà competenza su tutti i settori mantenendo l'autonomia gestionale e contabile anche su alcuni siti". Si tratta di una soprintendenza che comprenderà l'intero territorio di Roma.
In conseguenza dell'istituzione del Parco Archeologico del Colosseo, l'attuale soprintendenza speciale sotto la quale ricadevano l'Anfiteatro Flavio, il Palatino, il Foro e la Domus Aurea, guidata da Francesco Prosperetti, viene riorganizzata, inglobando quella delle Belle arti e del paesaggio, e rinominata soprintendenza speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio.
Oltre al cambio di nome, il decreto compie quattro interventi: vengono ridisegnati i confini della Soprintendenza speciale, in modo da comprendere l'intero territorio del Comune di Roma. Viene quindi soppressa la relativa Soprintendenza ordinaria, ufficio dirigenziale di livello non generale, le cui strutture e il cui personale confluiscono nella Soprintendenza speciale.
In tal modo, il Comune di Roma avrà un unico interlocutore statale in materia di tutela del patrimonio culturale, fatte comunque salve le competenze dei direttori di musei e parchi archeologici presenti nel medesimo territorio. L'organizzazione della soprintendenza, inoltre, si articolerà in aree funzionali sia per la tutela che per la valorizzazione. Viene mantenuta la sua autonomia speciale e, infine, per assicurare il suo buon andamento, viene individuato un apposito meccanismo di finanziamento.
In particolare, alla soprintendenza speciale è trasferita una quota pari al 30% degli introiti complessivi annui del Parco archeologico del Colosseo prodotti da biglietti di ingresso, al netto dell'eventuale aggio. Se quindi si considera che, per il 2016, l'importo degli introiti complessivi annui derivanti da bigliettazione da Colosseo, Palatino, Foro romano e Domus aurea è, al netto dell'aggio concessorio, di circa 35-36 milioni di euro (con lieve aumento rispetto agli anni precedenti), la soprintendenza speciale disporrà di un finanziamento stabile pari ad almeno circa 11 milioni di euro annui. Importo che si aggiungerà comunque ai trasferimenti che saranno assicurati dal Mibact e a ogni altra eventuale risorsa come donazioni o sponsorizzazioni.