La ripresa. Nasce il nuovo ponte di Genova
«È un simbolo di rinascita che si sta concretizzando». Così, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha salutato la messa in opera del primo impalcato del nuovo ponte di Genova. A 414 giorni dal crollo del Morandi, che ha provocato la morte di 43 persone, due enormi gru hanno sollevato a 50 metri di altezza, tra le pile 5 e 6 del nuovo viadotto autostradale sul Polcevera, la prima campata, lunga 50 metri e pesante 500 tonnellate. La cerimonia si è svolta nel cantiere di PerGenova, la socità costituita da Salini Impregilo e Fincantieri Infrastructure, azienda del gruppo Fincantieri.
«Collaborazione tra le eccellenze del Paese»
«Oggi - ha sottolineato il premier Conte - tocchiamo con mano la collaborazione tra pubblico e privato, con spirito di squadra e in modo intelligente. Le eccellenze, insieme, possono fare grandi cose e il nostro Paese balza agli onori delle cronache per queste capacità. Grazie alla comunità operosa che rende concreto questo progetto: operai, dirigenti, istituzioni, ingegneri». Uno spirito di collaborazione che Pietro Salini ha sintetizzato in un nome dall'alto valore simbolico. «Da oggi - ha annunciato - vorremmo chiamare quest'opera Cantiere Italia, perché ci piacerebbe considerarla un modello da esportare al resto del Paese per far ripartire le infrastrutture», ha aggiunto, facendo riferimento ai 36 miliardi di opere bloccate, che frenano lo sviluppo e la creazione di nuovo lavoro.
«Lavorate in sicurezza»
Alle maestranze si è rivolto anche l'architetto Renzo Piano, che ha donato il progetto del nuovo ponte. «Costruire è un gesto collettivo - ha ricordato -. Far nascere una cosa è bellissimo. Questo costruire è un gesto di speranza, di pace. Costruire un ponte, poi, è un gesto davvero speciale, che unisce. Noi - ha aggiunto, rivolgendosi idealmente al migliaio di operai che lavorano al cantiere, 24 ore al giorno e sette giorni a settimana - lavoriamo al tavolo, seduti in sicurezza. Voi siete gli acrobati operai, ma lavorate in sicurezza, mi raccomando».
«Rispettiamo i tempi»
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Marco Bucci, al quale il governo ha rinnovato l'incarico di commissario alla ricostruzione. «Questo ponte - ha ribadito - non è solo il ricordo di una grande tragedia, ma anche la certezza che quando stiamo tutti insieme diamo un segnale che noi, in Italia, riusciamo a fare le cose giuste nei tempi giusti». Di «promesse mantenute», ha parlato anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. «Nel salire di questo impalcato - ha aggiunto - c'è più di un'opera di ingegneria, c'è la dimostrazione che la buona politica può fare e mantenere le promesse: vuol dire che questo Stato è un grande Stato, quando è capace di ricostruire un ponte nei tempi previsti».