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ISTITUZIONI. Napolitano: «Preoccupato per i ministeri al Nord»

martedì 26 luglio 2011
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato oggi una lettera al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per esprimere «rilievi e motivi di preoccupazione su tema oggi di ampio dibattito del decentramento delle sedi dei ministeri sul territorio».È quanto si legge in una nota del Quirinale diramata nel pomeriggio.La scorsa settimana esponenti del governo hanno partecipato, con grande clamore mediatico, all'inaugurazione di tre sedi distaccate di altrettanti ministeri a Monza.LE REAZIONI«Il presidente Napolitano con i suoi rilievi e la sua preoccupazione esprime lo sdegno dell'intera nazione per l'autentica pagliacciata dell'apertura delle sedi ministeriali a Monza. Mentre si chiedono sacrifici agli italiani la politica dovrebbe dare l'esempio riducendo ministeri, poltrone e costi e la decisione di aprire nuove sedi a cui seguiranno altri doppioni in giro per l'Italia umilia quegli italiani chiamati a tirare la cinghia per pagare sprechi inutili». Lo dichiara il vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino, che aggiunge: «Il tentativo di spostare fuori da Roma Capitale le sedi ministeriali è inoltre un attacco a quella coesione nazionale che dovrebbe essere un obiettivo primario del governo».«Il presidente della Repubblica interpreta un'esigenza di serietà avvertita in tutta la nazione». Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini lasciando l'Aula di Montecitorio commenta la lettera inviata dal capo dello Stato al premier, «preoccupato» per la questione dell'apertura di sedi decentrate di ministeri. «L'apertura di sedi ieri al Nord domani magari nel Mezzogiorno getta sulla politica il discredito finale», aggiunge Casini.«Esprimiamo un fortissimo apprezzamento per l'intervento del presidente Napolitano sulla vicenda dei ministeri leghisti e ci auguriamo che il governo metta una volta per tutte la parola fine su questa vicenda ai limiti del grottesco». Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che conclude: «Quelle inaugurate da Bossi e soci a Monza non sono sedi decentrate di ministeri ma semplicemente sezioni di partito, utili solo alla propaganda del Carroccio. Mentre le famiglie devono fare i conti con le tasse e i tagli della manovra, la Lega continua con questa buffonata dei ministeri».«Il presidente della Repubblica assolve alla sua funzione di garante dell'unità e dell'ordinamento. Chi disattende il giuramento fatto sulla Costituzione, invece, è il governo che si diverte a giocare con le sedi dei dicasteri, in aperta violazione della legalità costituzionale e in contrasto con l'idea vera di federalismo, che consiste nel decentramento delle competenze. Altra cosa è il costoso spostamento di sedi e strutture fatte esclusivamente per soddisfare selvaggi conati secessionisti». Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.