Il presidente della Repubblica interviene sulla libertà di stampa e avverte: «Il valore del pluralismo è insostituibile nella carta stampata e nella radio-tv, specie quella pubblica. L'informazione libera e pluralista è indispensabile per distinguere la democrazia dal dispotismo». In occasione della "Giornata dell'informazione", Napolitano ha sottolineato che la libertà d'espressione e il suo uso richiedono analisi e proposte in sede europea ed ha invitato i giornalisti a non sottovalutare i limiti e le responsabilità del proprio lavoro. L'appuntamento al Quirinale con i promotori e i vincitori dei premi giornalistici, è stato di occasione al Capo dello Stato per tornare sul suo ruolo super partes. «Il Quirinale va tenuto fuori dalla mischia politica e mediatica». In un passaggio sul reato di vilipendio Napolitano dice: «Chiunque abbia titolo per esercitare l'iniziativa legislativa può liberamente proporre l'abrogazione dell'articolo 278 del Codice penale (quello appunto che punisce l'offesa all'onore o al prestigio del presidente della Repubblica). Giudichino poi i cittadini che cosa è libertà di critica e che cosa non lo è nei confronti delle istituzioni».