«È un'emergenza nazionale, le istituzioni devono essere chiamate a fare la loro parte» sui rifiuti di Napoli: «Si è determinata una situazione di stallo da cui bisogna uscire al più presto, per evitare rischi alla salute dei cittadini e ulteriori danni all'immagine del Paese». Così un comunicato congiunto sottoscritto dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e da 14 presidenti di Regione: Claudio Burlando (Liguria), Vito De Filippo (Basilicata), Vasco Errani (Emilia-Romagna), Roberto Formigoni (Lombardia), Michele Iorio (Molise), Raffaele Lombardo (Sicilia), Catiuscia Marini (Umbria), Renata Polverini (Lazio), Augusto Rollandin (Valle d'Aosta), Enrico Rossi (Toscana), Gian Mario Spacca (Marche), Giuseppe Scopelliti (Calabria), Renzo Tondo (Friuli Venezia Giulia), Nichi Vendola (Puglia).«Le diverse istituzioni della Repubblica devono essere chiamate a fare la loro parte», si legge nel comunicato, diffuso a Bologna, dove lavora il presidente della Conferenza delle Regioni, Errani: «A tal fine riteniamo che sia indispensabile agire su due fronti. Da un lato occorre aprire subito nuove discariche in Campania. Dall'altro il Governo deve innanzitutto dire se ritiene sia giusto e necessario che tutte le Regioni intervengano per affrontare questa emergenza nazionale e, di conseguenza, se per questo obiettivo intenda impegnarsi».«In questo quadro di chiarezza e di responsabilità - concludono i presidenti -, individuate e decisa la realizzazione di nuove discariche e impianti in Campania e confermato l'impegno del governo, le nostre Regioni sono pronte a dare il loro contributo assicurandosi, come è ovvio, tutte le necessarie garanzie per la salute dei cittadini e le sicurezze ambientali sulla qualità e caratteristiche dei rifiuti».Questo comunicato congiunto è di fatto la risposta alle voci che si sono rincorse per tutta la giornata e che davano l'Umbria e l'Emilia-Romagna contrarie all'accoglienza dei rifiuti partenopei. Voci che, soprattutto a Bologna, stridevano particolarmente: neanche una settimana fa era stata approvata a larga maggioranza in aula una risoluzione regionale (Udc e "grillini" con la maggioranza di centrosinistra, contrari Pdl e Lega nord) per offrire lo smaltimento in Emilia-Romagna di quantitativi «da concordare», nell'ambito di una «soluzione del problema che coinvolga tutte le Regioni italiane secondo possibilità, in uno spirito di collaborazione e cooperazione nazionale».